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Elezioni comunali 2019

Elezioni comunali 2019, il figlio del boss escluso dalla corsa a sindaco di Avellino

La commissione elettorale aveva evidenziato presunte irregolarità nella presentazione della lista “Prima Avellino”, con la quale Damiano Genovese (figlio del boss Amedeo del clan Partenio, condannato all’ergastolo ed attualmente in regime di 41 bis) si era candidato a sindaco di Avellino. Il Tar ha respinto il ricorso, escludendolo così dalla corsa. Sono sette ora i candidati sindaco nel capoluogo irpino.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Damiano Genovese
Damiano Genovese
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Damiano Genovese non sarà candidato a sindaco di Avellino nell'imminente tornata elettorale di maggio 2019. Lo ha stabilito il Tar, che ha respinto il ricorso presentato da Genovese nei confronti dell'esclusione decisa dalla commissione elettorale per presunte irregolarità nella presentazione della lista "Prima Avellino", con la quale si era candidato a primo cittadino del capoluogo irpino, che è anche l'unico capoluogo di provincia campano dove si voterà a maggio il nuovo sindaco.

La sua candidatura aveva fatto già discutere: Damiano Genovese è infatti il figlio di Amedeo Genovese, il capo del clan Partenio che attualmente sta scontando l'ergastolo in carcere in regime di 41 bis. "All'epoca dei fatti ero solo un ragazzino", aveva subito chiarito Damiano Genovese, "ed è fuori discussione il mio impegno per la legalità ma non posso disconoscere mio padre in quanto tale". Lui, del resto, era stato già eletto appena un anno fa come consigliere comunale con la Lega, che aveva ottenuto il 4,13% dei voti all'interno della lista di centro-destra che sosteneva Sabino Morano (10,13%) ed a queste elezioni si era presentato come uno degli otto candidati sindaco di Avellino a capo di un movimento civico che, a questo punto, sembra interessato a sostenere la candidatura a sindaco di Biancamaria D'Agostino, che si presenta a capo della lista della Lega di Matteo Salvini che questa volta correrà da sola. "Pur restando un movimento civico, sono vicino alle posizioni della Lega e salvo imprevisti cercherò di essere in città alla visita di Salvini", ha spiegato Damiano Genovese in vista dell'appuntamento di lunedì 6 maggio, quando in città è atteso per le 12 l'arrivo con annesso comizio elettorale di Matteo Salvini.

Come si è arrivati alle elezioni anticipate ad Avellino

Appena un anno fa, infatti, a sorpresa nel capoluogo irpino aveva vinto il Movimento Cinque Stelle, che aveva così eletto Vincenzo Ciampi, che al ballottaggio aveva battuto il candidato di centro-sinistra Nello Pizza. La possibile caduta era però già nell'aria: con la vittoria al ballottaggio, infatti, il neo-sindaco non aveva ottenuto la maggioranza in consiglio comunale, visto che al primo turno il centro-sinistra aveva di fatto doppiato i voti dei pentastellati ( 13.871 contro 6.535). E così si è ritrovato, incredibile a dirsi, ad essere eletto sindaco pur avendo appena 5 consiglieri su 31 in consiglio comunale.

I sette candidati a sindaco di Avellino

Sono sette, con l'esclusione di Damiano Genovese (che era appoggiato dalle liste Prima Avellino, Noi Avellino e Popolo e Libertà), i candidati a sindaco di Avellino per le elezioni comunali 2019:

Luca Cipriano (Partito Democratico, Mai Più, Laboratorio Avellino, Coloriamo Avellino, Avellino Più);
Biancamaria D’Agostino (Lega);
Dino Preziosi (Forza italia, Fratelli d’Italia, UdC)
Ferdinando Picariello (Movimento 5 Stelle);
Gianluca Festa (Vera, W Avellino);
Massimo Passaro (Polis, Cittadini in Movimento);
Amalio Santoro (Si Può).

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