Elezioni Regionali Campania, con De Luca tutti gli ex Dc: Mastella, Pomicino e De Mita
Da molto prima della pandemia da Coronavirus Vincenzo De Luca affermava ad ogni occasione di essere pronto alla sfida elettorale per la riconferma. "Ho 10 liste già pronte" ha sempre dichiarato il presidente uscente della Regione Campania. Dopo l'aumento di popolarità durante il lockdown, che gli ha consentito di scongiurare i piani di Pd e M5S per impedirne la ricandidatura, De Luca è prontissimo alla sfida contro candidati che al momento non sono nemmeno in campo, visti i ritardi del centro destra e del Movimento 5 Stelle. C'è chi parla di 9 liste, c'è chi parla di 10, di sicuro oltre a Partito Democratico, Italia Viva, Verdi e Socialisti, la coalizione deluchiana conterà un bel numero di liste civiche i cui ispiratori, al netto della lista "De Luca Presidente" che risponde direttamente a lui, saranno i vecchi politici campani di area democristiana che, come ogni elezione regionale, metteranno sul piatto del favorito tutte le loro fiches, rappresentate dai bacini di voti nell'entroterra campano, Avellino e Benevento, e nelle zone dell'area metropolitana di Napoli.
Gli ex Dc tutti su De Luca
Il primo a rompere gli indugi, già da qualche mese, è stato Clemente Mastella, Sindaco di Benevento. Passato negli ultimi 10 anni più volte dal centro destra al centro sinistra, il democristiano di ferro dopo essere stato eletto con i voti di Forza Italia 4 anni fa a Benevento ha abbracciato Vincenzo De Luca. A 73 anni Mastella ritorna nel centro sinistra e darà vita ad una delle liste che sosterranno Vincenzo De Luca che potrebbe vederlo candidato in prima persona. Un ritorno che metterà De Luca nelle condizioni di avere un solido alleato nel Sannio, andando a svuotare i consensi del Pd legati in quella zona al deputato Umberto Del Basso De Caro. "In cambio" Mastella potrebbe lasciare la poltrona di Sindaco di Benevento favorendo il Partito Democratico nella successione al Comune. Altro pezzo da novanta della ex Dc che sosterrà De Luca è Paolo Cirino Pomicino, 80 anni, presidente della Tangenziale di Napoli, che come tutti gli altri ex democristiani campani convergerà sul presidente uscente. Le modalità con cui l'ex Ministro del Bilancio condannato per la tangentopoli degli anni novanta sosterrà De Luca sono ancora incerte. Pomicino potrebbe dare vita ad una lista di sua ispirazione oppure decidere di sostenere lo sforzo degli amici ex Dc come Riccardo Villari, ex consigliere regionale e senatore, attualmente Presidente di Città della Scienza, anche lui ovviamente in campo per De Luca e con l'obiettivo di promuovere una lista in sostegno al presidente. In ultimo ma non ultimo, c'è il sempre verde Ciriaco De Mita, 92 anni e Sindaco di Nusco in provincia di Avellino. Più che l'ex presidente del consiglio Dc in campo ci sarà suo nipote Giuseppe De Mita, per dare un sostegno a De Luca in particolar modo in Irpinia. Insomma Mastella, Pomicino e De Mita si sono messi in fila per sostenere Vincenzo De Luca in quella che potrebbe essere la sua ultima battaglia elettorale. Già perché il governatore del lanciafiamme a 71 anni, è probabilmente all'ultima competizione, sia per motivi anagrafici e sia perché i rapporti con i leader nazionali del centro sinistra da Nicola Zingaretti a Matteo Renzi, passando per Andrea Orlando, sono irrimediabilmente logorati, sia per ragioni politiche che per ragioni personali.
La lista del presidente e l'ira del Pd
Il pezzo forte delle liste deluchiane sarà la lista civica "De Luca Presidente" che a Napoli sarà guidata dall'assessore regionale alle politiche sociali Lucia Fortini e che vedrà tra le sue fila anche il fratello dell'oncologo Paolo Ascierto, quel Mario Ascierto già consigliere regionale di Alleanza Nazionale con una cultura politica profondamente di destra. Nel gruppo anche i consiglieri comunale Nino Simeone e Diego Venanzoni che si andranno a misurare in quella che è accreditata come la lista più forte tra le schiere deluchiane. Al Partito Democratico la strategia di De Luca non piace, il partito la sta subendo e proprio nei prossimi giorni a Roma ci sarà un vertice per definire le prossime mosse del braccio di ferro tra il governatore e il partito. Passi Mastella, in un ottica che può favorire il partito alla corsa per il Sindaco di Benevento, ma Pomicino e De Mita non vanno proprio giù agli uomini di Zingaretti. Un "accrocchio" che viene considerato dai vertici nazionali inutile al fine del raggiungimento della vittoria e che creerebbe dei pericolosi bacini di potere in Regione Campania intorno agli uomini della vecchia Dc. Il tutto in una nuova amministrazione regionale che per la prima volta in 10 anni uscirà dal commissariamento della sanità ed avrà a disposizione quasi un 1 miliardo di investimenti in infrastrutture sanitarie oltre ad attingere ai nuovi fondi messi a disposizione del governo per la gestione dell'emergenza. Inoltre le liste deluchiane vanno a svuotare proprio il Partito Democratico, che resta per il governatore come il nemico mai nominato, da costringere all'angolo e rendere inoffensivo.