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Ercolano, riapre la Casa del Bicentenario: anche il ministro Franceschini all’inaugurazione

La Casa del Bicentenario del Parco Archeologico di Ercolano riapre dopo oltre trent’anni. Era stata chiusa nel 1983 per vari dissesti di tipo strutturale, poi il lungo lavoro di restauro e la riapertura di oggi. All’evento presente il ministro Dario Franceschini, il sindaco Ciro Buonajuto e altre personalità del mondo politico e culturale.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Da sinistra verso destra: Massimo Osanna (Direttore Generale del Parco Archeologico di Pompei), Ciro Buonajuto (Sindaco di Ercolano, Partito Democratico), Dario Franceschini (Ministro per i beni e le attività culturali), Francesco Sirano (Direttore del Parco Archeologico di Ercolano).
Da sinistra verso destra: Massimo Osanna (Direttore Generale del Parco Archeologico di Pompei), Ciro Buonajuto (Sindaco di Ercolano, Partito Democratico), Dario Franceschini (Ministro per i beni e le attività culturali), Francesco Sirano (Direttore del Parco Archeologico di Ercolano).

Riapre dopo 36 anni la Casa del Bicentenario all'interno degli Scavi di Ercolano. All'evento ha preso parte anche il ministro dei beni culturali Dario Franceschini. Le attività di restauro della casa non sono ancora terminate, ma è stata aperta al pubblico per permettere ai visitatori del Parco Archeologico di Ercolano di ammirare anche i lavori che i restauratori stanno ancora compiendo all'interno dell'edificio, scoperto durante gli scavi tra il 1937 ed il 1939, che ne portarono alla luce la sua grandezza.

Una domus imponente nel centro cittadino

Si tratta di una casa di tre piani, costruita nell'epoca giulio-claudia di Roma che all'epoca dell'eruzione del Vesuvio del 79 dopo Cristo era stata completamente riparata dopo i danni subiti dal terremoto del 62. Il piano superiore era stato affittato a liberti, abitanti non più schiavi di cui sono stati ritrovati vari oggetti. Fu scoperta nel XVIII secolo, ma poi portata alla luce solo tra il 1937 ed il 1939 da Amedeo Maiuri. La domus si estende su una superficie di circa 600 metri quadri, e l'ingresso si trova sul Decumano Maggiore, nel cuore dell'antica Herculaneum. Nel 1983 venne chiusa a causa di vari dissesti di tipo strutturale: fino a oggi, quando è stata finalmente riaperta al pubblico. Il suo nome si deve al fatto che venne portata alla luce nel giorno del bicentenario della scoperta stessa delle rovine dell'antica Ercolano.

Franceschini: "Risultato importante"

Soddisfazione da parte del ministro per i beni e le attività culturali Dario Franceschini, presente all'evento, che ha parlato di "risultato importante", che ha restituito "un monumento straordinario, caduto in stato di abbandono alla fine del XX secolo e ora nuovamente accessibile ai visitatori". Franceschini ha anche parlato di questa riapertura come "un fatto importante e simbolico del percorso iniziato qualche anno fa, con meno riflettori di Pompei ma ugualmente significativo". Oltre a Franceschini, presenti all'evento anche il sindaco di Ercolano Ciro Buonajuto (Partito Democratico), il Direttore Generale del "Grande Progetto Pompei" Mauro Cipolletta, il Direttore Generale del Parco Archeologico di Pompei, Massimo Osanna, il Direttore del Parco Archeologico di Ercolano, Francesco Sirano, il Presidente dell’Istituto Packard Beni Culturali, Michele Barbieri, il Responsabile dell’Herculaneum Conservation Project, Jane Thompson ed infine in rappresentanza del Getty Conservation Institute il conservatore restauratore Leslie Rainer.

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