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Esorcismi e violenza, don Barone si difende: “Nessuno sfregio permanente alla 14enne”

Il parroco di Casapesenna respinge l’accusa di uno sfregio permanente ad una quattordicenne durante un esorcismo. L’avvocato Taormina: “Il tempo sarà galantuomo, chiariremo tutto”.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Nessuno "sfregio permanente" ad una quattordicenne durante un rito di esorcismo: don Michele Barone, il parroco di Casapesenna arrestato con l'accusa di aver compiuto "medievali e brutali riti esorcistici" su numerose donne, tra cui una ragazzina di appena 13 anni, compiendo violenza fisica e sessuale aggravata ai danni delle vittima, respinge fermamente questa accusa nei suoi confronti.

Il parroco era stato accusato, tra le altre cose, di aver procurato uno sfregio permanente all'orecchio della quattordicenne "esorcizzata" qualche mese fa. Lui però, durante l'interrogatorio, si è difeso: nessuno sfregio, ma solo una pratica in linea con quanto descritto nei manuali di esorcismo, e che potrebbe secondo lui aver procurato alla giovane un ematoma temporaneo. Stesso discorso per quanto riguarda la medesima accusa riguardo un video, dove si vedrebbe il parroco usare modi violenti nei confronti di un cinquantenne.

"Chiederemo che venga sentita la persona che si vede nel video", ha spiegato Carlo Taormina, legale del parrocco, "don Michele gli ha dato qualche schiaffo, ma solo per calmarlo perché era esagitato tanto da essere bloccato da due uomini. E dopo il rito è stato bene". Inoltre, Taormina ha già annunciato che verranno presentate denunce sia contro Angelo Spinillo, il vescovo di Aversa che ha sempre sostenuto di non aver mai autorizzato don Michele a praticare l'esorcismo, sia contro don Carlo Dell'Aversano, prete ed esorcista autorizzato dalla Diocesi di Aversa, che avrebbe confermato in Procura i presunti abusi di don Michele.

I giudici del riesame di Napoli hanno intanto escluso le aggravanti dell'uso dell'autorità e della violenza per quanto riguarda l'accusa nei confronti di don Michele di aver provato a costringere la sorella della quattordicenne a ritirare la protesta contro di lui, seppur confermando il carcere per il parroco. "Il tempo sarà galantuomo", ha aggiunto ancora Taormina, "e chiariremo tutto»

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