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Esplosione Adler Ottaviano, allarme inquinamento: vietati consumo e raccolta di ortaggi

Luca Capasso, sindaco di Ottaviano, ha vietato con un’ordinanza la raccolta e il consumo di ortaggi nel raggio di un km dal luogo dell’esplosione nell’attesa del report dell’Arpac sull’inquinamento. La fabbrica Adler era specializzata nella lavorazione chimica di plastica e gomma. I primi dati Arpac non hanno evidenziato aumenti di inquinanti nell’aria. La Procura di Nola ha disposto l’autopsia sul corpo di Vincenzo Lanza, l’operaio di 55 anni morto ieri. In rianimazione al Cardarelli un operaio ferito.
A cura di Pierluigi Frattasi
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“È stato come un missile piombato sul nostro paese”. Sono le parole di Luca Capasso, sindaco di Ottaviano, usate per descrivere l'esplosione alla fabbrica Adler Plastica avvenuta ieri pomeriggio. Il primo cittadino ha vietato con un'ordinanza la raccolta e il consumo di ortaggi nel raggio di un km dal luogo dell'esplosione nell'attesa del report dell'Arpac sull'inquinamento. La fabbrica Adler, infatti, era specializzata nella lavorazione chimica di plastica e gomma. I primi dati Arpac, ad ogni modo, non hanno evidenziato aumenti di inquinanti nell'aria al momento, mentre si sta approfondendo la possibile presenza di diossina. Sarà eseguita l'autopsia, intanto, sul corpo di Vincenzo Lanza, l'operaio di 55 anni morto ieri. Lo scoppio ha provocato il ferimento di altri due lavoratori, di cui uno con gravi ustioni ricoverato attualmente al Cardarelli in rianimazione. Quest'ultimo ha subito varie fratture agli arti, ustioni e ha un polmone perforato. Mentre sono in corso le indagini della Procura di Nola per far luce sull'origine dell'esplosione. Diverse le ipotesi al vaglio degli inquirenti sulle possibili cause dello scoppio. In un primo tempo si è pensato ad una bombola di gas che sarebbe esplosa nell'area dei forni, ma l'ipotesi è ancora al vaglio, perché lo stabilimento di Ottaviano già da tempo aveva l'allacciamento al metano cittadino e quindi non utilizzava bombole. Mentre un'altra ipotesi da valutare è che la deflagrazione possa essere partita invece da una camera d'aria compressa. Solo ipotesi al momento, è bene precisare.

Il sindaco di Ottaviano: “Lutto cittadino"

Il sindaco di Ottaviano ha emesso un'ordinanza che vieta di raccogliere e mangiare i prodotti agricoli nel raggio di un chilometro dal luogo dell'esplosione, in attesa anche dei risultati dell'Arpac sulla qualità dell'aria. Ieri, infatti, una enorme colonna di fumo nero si è levata dal luogo dell'esplosione, visibile anche da Napoli. La fabbrica Adler di Ottaviano infatti era specializzata in prodotti chimici, tra cui gomma e plastica. Ieri un forte odore acre di fumo ha infestato per diverso tempo l'area dello stabilimento, mentre il boato ha creato danni anche alle case vicine. Anche oggi, intanto, proseguono le attività dei vigili del fuoco, che stanno lavorando per spegnere completamente l'incendio. Il sindaco Capasso ha annunciato che per i funerali di Lanza sarà proclamato il lutto cittadino e ieri sera ha incontrato la vedova. "Mi ha colpito la compostezza del loro dolore – ha raccontato Capasso – Vincenzo lascia due figli, uno studia a Milano. Una cugina che abita là ha dovuto prepararlo, dicendogli che il papà era in gravi condizioni”.

Arpac: “Nessun aumento di inquinanti”

Sono arrivati i primi rilievi dell'Arpac, l'agenzia regionale per l'ambiente della Campania, sulla qualità dell'aria nella zona dell'esplosione. “Le centraline fisse della rete di monitoraggio della qualità dell’aria – spiega in una nota l'Arpac – non hanno rilevato aumenti significativi delle concentrazioni degli inquinanti atmosferici che vengono monitorati quotidianamente ai sensi del decreto legislativo 155 del 2010 (tra cui polveri sottili, ossidi di azoto, monossido di carbonio, benzene). I dati al momento disponibili coprono tutto l’arco temporale compreso tra il momento dell’esplosione e la mattina odierna. Gli stessi parametri verranno monitorati grazie a un laboratorio mobile entrato in funzione stamattina, collocato nei pressi dello stabilimento interessato dall’evento. Accanto al laboratorio mobile per il monitoraggio della qualità dell’aria è entrato in funzione stamattina anche un campionatore di alti volumi di aria per la ricerca delle diossine. I risultati di questi monitoraggi specifici verranno diffusi non appena disponibili. Da una prima osservazione delle condizioni meteo e delle immagini dell’evento, si rileva che l’incendio ha avuto una durata relativamente limitata, non superiore a tre ore, ed è possibile ipotizzare che una parte rilevante degli inquinanti rilasciati dall’incendio si sia dispersa verso l’alto, a circa mille metri di quota, per poi essere trasportata a distanza. Nel corso della giornata l’Agenzia pubblicherà un primo report con le condizioni meteo rilevate nelle ore immediatamente successive all’esplosione. Tutti i risultati delle attività effettuate in seguito all’incendio verranno comunicati alle autorità competenti e pubblicate sul sito istituzionale dell’Agenzia". Arpac è impegnata, fin dalle ore immediatamente successive all’esplosione che ieri ha colpito lo stabilimento Adler di Ottaviano, con una serie di attività per valutare le conseguenze ambientali dell’evento.

Grassi (Unione Industriali Napoli): "Solidarietà alla Adler"

"In questa tragica vicenda – commenta Vito Grassi, Presidente di Unione Industriali Napoli e di Confindustria Campania – desidero esprimere la vicinanza e la solidarietà, personale e di tutti gli imprenditori napoletani, alla famiglia della vittima, al Gruppo Adler e al Presidente Paolo Scudieri”. “L’esplosione di Ottaviano – continua Grassi – in un periodo drammatico come quello che stiamo vivendo, in cui le imprese sono chiamate a guidare il Paese verso una nuova rinascita, ci colpisce come operatori economici ma soprattutto come cittadini. L’auspicio è che il Gruppo Adler, eccellenza produttiva della nostra area, reagisca con prontezza e con tutta la capacità che gli viene riconosciuta, e riprenda presto il suo percorso di costante crescita sui mercati globali, ma di base sempre sul nostro territorio”.

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