Esplosione in via Toledo: “Siamo vivi per miracolo. Pensavamo a un attentato”
Si susseguono ancora gli strascichi della tremenda esplosione che ieri sera, intorno alle 23, ha devastato un bar in via Toledo, nel cuore di Napoli. Alle telecamere di Fanpage.it, subito dopo l'accaduto, alcuni testimoni hanno provato a raccontate cosa è successo. Particolarmente scosso un ragazzo che, poco prima dell'esplosione dell'ordigno, ha parcheggiato il suo motorino proprio all'esterno del bar, chiuso da circa un anno. "Se fossi rimasto qualche minuto in più, per mettere la catena ad esempio, ci sarei rimasto secco. Sono vivo per miracolo" ci dice. "All'inizio ho pensato ad un attentato terroristico". Il ragazzo è visibilmente provato dall'esperienza vissuta, tanto più che il suo motorino giace adesso, devastato, sulle scale del palazzo in cui sorge il bar.
Parlano meno, invece, gli altri commercianti, riguardo l'ipotesi racket dietro l'esplosione e il pizzo imposto nella zona. "Non c'entriamo con queste cose" risponde un uomo, che ha un negozio nelle immediate vicinanze del bar. L'ipotesi che si sia trattato di un episodio intimidatorio è molto forte: già qualche mese fa, infatti, il proprietario del bar era rimasto vittima di un altro attentato dinamitardo, quando il suo locale di via Pessina, non molto lontana da via Toledo, era rimasto analogamente incendiato. Il fumo che si è sprigionato dall'incendio conseguente all'esplosione dell'ordigno ha causato due intossicati, le cui condizioni di salute non sarebbero gravi.