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“Essere gay è una moda del momento”: omofobia all’ospedale Annunziata di Napoli

La denuncia arriva dall’Arcigay Napoli che, dopo aver ricevuto segnalazione dalla diretta interessata, ha raccontato il modo in cui una ragazza sarebbe stata trattata all’ospedale Annunziata, dove si era recata per ricevere assistenza psicologica sul suo orientamento sessuale. La psicologa del nosocomio le avrebbe detto che l’omosessualità è una scelta, nonché una moda del momento.
A cura di Valerio Papadia
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Allarme omofobia a Napoli, come denuncia l'Arcigay del capoluogo campano. In una nota diffusa dall'associazione che difende i diritti della comunità Lgbt si rende noto quanto accaduto a una ragazza – è stata lei stessa a raccontare cosa le fosse capitato – all'ospedale Annunziata, nosocomio del centro antico di Napoli. La ragazza, una studentessa napoletana, la sera di martedì 31 luglio si è recata in ospedale per avere un colloquio psicologico riguardo il suo orientamento sessuale. Secondo quanto racconta la studentessa, la dottoressa avrebbe asserito che i gay sono affetti da uno squilibrio psichico, bollando l'omosessualità poi come una scelta e non come un orientamento sessuale e aggiungendo, inoltre, che essere gay è una moda del momento, alimentata dai media. La studentessa avrebbe segnalato l'episodio anche all'Ordine degli Psicologi della Campania, che ha promesso che si farà chiarezza sull'accaduto.

"È assolutamente necessario fare chiarezza su quanto raccontato dalla studentessa dacché se le cose fossero andate davvero in questo modo ci troveremmo davanti ad un gravissimo caso di omofobia – ha dichiarato Claudio Finelli, delegato cultura di Arcigay – in primis perché riguarderebbe in maniera diretta la salute e il benessere psicologico di una persona giovane alla ricerca del proprio equilibrio e della propria realizzazione emotiva, e poi perché sarebbe inammissibile che l’Azienda Sanitaria Locale consentisse a una sua dipendente di esprimere posizioni antiscientifiche e discriminatorie palesemente antideontologiche e lesive della salute degli utenti a cui dovrebbe, invece, prestare un servizio di supporto e aiuto. Auspichiamo, pertanto, una reazione tempestiva e chiarificatrice dell’Ordine degli Psicologi della Campania, già allertato relativamente alla vicenda".

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