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Evade dal carcere grazie a un permesso premio: aveva ucciso la sorella nel 1997

Un uomo di 53 anni, Alfonso D’Aponte, originario di Montoro, nella provincia di Avellino, è evaso da una casa lavoro approfittando di un permesso premio. Nel 1997, l’uomo aveva ucciso la sorella di 19 anni soffocandola. Condannato a 18 anni, nel 2012, sempre grazie a un permesso premio, aveva tentato di uccidere anche il fratello, ricevendo una condanna ad altri 4 anni di reclusione.
A cura di Valerio Papadia
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Evasione da una casa lavoro: Alfonso D'Aponte, 53 anni, originario di Montoro, nella provincia di Avellino, ha approfittato di un permesso premio e non ha fatto più ritorno nella casa lavoro. Nel 1997, D'Aponte, che faceva il pastore nella provincia irpina, soffocò la sorella Anna, di appena 19 anni. Arrestato dopo una breve fuga, sempre nel 1997 fu condannato a 18 anni di reclusione per l'omicidio. Dopo aver scontato parte della sua condanna nel carcere di Bellizzi Irpino, il 53enne era stato associato in una casa di lavoro per buona condotta. La stessa che gli aveva fatto ottenere il permesso premio grazie al quale, due giorni fa, ha fatto perdere le sue tracce. Le forze dell'ordine stanno setacciando la provincia di Avellino e, in generale, la Campania, nella speranza di rintracciare il fuggitivo.

Nel 2012 D'Aponte aveva tentato di uccidere anche il fratello

Oltre per l'efferato omicidio della sorella, risalente a più di 20 anni fa, Alfonso D'Aponte era balzato agli onori delle cronache anche recentemente. Nel 2012, approfittando anche in quella occasione di un permesso premio per buona condotta concessogli dal giudice di Sulmona, dal momento che si trovava in una casa di lavoro della cittadina abruzzese, il 53enne aveva fatto ritorno a casa, a Montoro. Qui, nel corso di una lite con i suoi due fratelli, aveva tentato di uccidere il fratello Lucio e non era riuscito nel suo intento solo grazie all'intervento dell'altro fratello, Antonio. Catturato, era stato condannato ad altri 4 anni di reclusione per lesioni aggravate.

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