La perdita della corona con la prima faida di Scampia, gli scontri della seconda, il ritorno con la terza: la figura di Marco Di Lauro, ultimo rampollo del clan più potente di Scampia e Secondigliano, attraversa gli ultimi 15 anni delle guerre di camorra della periferia nord. Anche durante la latitanza, durata quasi 14 anni, il suo era un nome che faceva paura. "Marco", e non c'era bisogno di aggiungere altro. O F4, come veniva indicato nei libri contabili di camorra, quarto figlio di Ciruzzo Il Milionario, quel Paolo Di Lauro che aveva costruito un impero della droga capace di trattare alla pari coi narcos colombiani e di portare in Italia dal Sudamerica tonnellate di stupefacenti.
Dopo il tracollo del clan del padre e l'interregno del fratello Cosimo, Marco Di Lauro era sparito dalla circolazione. Come può sparire un capo di camorra: invisibile, ma senza mai staccare i rapporti col territorio. Perchè, per non perdere il potere, c'è bisogno che il quartiere sappia che il boss è ancora lì, che si è allontanato ma non è fuggito, che è un fantasma ma sempre pronto a colpire.
E così F4 è diventato uno dei personaggi delle "leggende" di Secondigliano: c'è chi giura di averlo visto di sfuggita, in un corteo di automobili blindate lungo il corso di Secondigliano, chi dice che andasse in giro vestito da donna, con tanto di parrucca, e chi invece assicura che fosse al riparo dalle forze dell'ordine, in latitanza dorata negli Emirati Arabi, ma con l'abitudine di tornare spesso nel quartiere per farsi vedere da amici e (soprattutto) nemici.
Negli anni, ritengono gli inquirenti, Marco Di Lauro era diventato il riferimento non solo del suo clan, inizialmente confinato nel feudo di via Cupa dell'Arco dopo la prima faida di Scampia, ma anche un elemento di primo piano per il gruppo della Vanella Grassi, i cosiddetti "Girati", che si erano riavvicinati proprio al clan di Paolo Di Lauro. E così, forti dell'aura leggendaria del boss fantasma, i camorristi di Secondigliano stavano riguadagnando terreno sui nemici, secondo alcuni preparando il colpo in grande stile per scacciare definitivamente gli Scissionisti dal quartiere. La Latitanza di F4 è però finita oggi, 2 marzo, in un appartamento al civico 424 di via Emilio Scaglione, braccato da Carabinieri, Squadra Moibile della Questura e dalla Guardia di Finanza, in una operazione condotta dalla Direzione Distrettuale Antimafia.