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Faida di camorra, la vendetta del boss: “Gli uccidiamo pure le creature di quattro anni”

Nelle indagini sugli omicidi che hanno attraversato il rione Sanità e la periferia nord di Napoli spuntano le intercettazioni choc. Antonio Genidoni, reggente del clan Esposito, dopo la morte del meccanico di Marano minaccia vendetta contro i nemici: “È meglio che si tengano anche le creature di quattro cinque anni sopra, perché glieli uccido”.
A cura di Angela Marino
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Si sta consumando senza esclusione di colpi la faida che vede schierati i clan del rione Sanità contro le famiglie criminali della periferia nord. Una scia di sangue che parte dal circolo Fontanelle e si allunga fino a Marano sta riscrivendo gli equilibri delle consorterie criminali che governano il traffico di droga e il racket sul territorio. E dalle intercettazioni degli inquirenti, non solo emergono i disegni criminali dei clan, ma anche le feroci reazioni ai colpi inferti dal nemico.

Il killer: "Mo pigliamm a tutti quanti…creature e femmine"

È il 7 maggio. Antonio Genidoni – reggente del clan Esposito dopo la morte di Pietro, ucciso nel 2015 e ritenuto il mandante dell'omicidio in via Fontenelle, in cui sono morti due esponenti di spicco del clan Vastarella – è agli arresti domiciliari a Milano. Mo' e schiattamm ‘a cap' pur a loro…, mo e pigliamm a tutti quanti… uomini, creature… femmine.  Il boss piange la morte di Giuseppe e Filippo Esposito, padre e fratello di Emanuele, il killer che il 23 aprile ha ucciso Giuseppe Vastarella fratello dei boss Raffaele e Patrizio e suo cognato Salvatore Vigna. Il ras Genidoni ha appena ricevuto un sms con la notizia della morte e ne da notizia a Emanuele, presente con lui nell'appartamento.

Antonio Genidoni, la moglie Vincenza e la madre Addolorata Spina verranno arrestati due giorni dopo l'intercettazione, il 9 maggio. Non prima però, che gli investigatori possano raccogliere anche le intercettazioni della donne di camorra. Sfortunatamente non abbiamo preso il perno principale. Dovete colpire al cuore e fargli provare lo stesso dolore dice Vincenza rimproverando a Emanuele di non aver ucciso Antonio Vastarella, figlio del boss Patrizio. Qual era il patto?… Una botta? Ne ho fatte cinque! Adesso che vuoi? –  si difende Emanuele – Mo' piglio le bombe e gliele butto nelle case sull'anima di Ciro (Ciro Esposito, figlio di Pietro, ucciso a luglio 2015, ndr.). Mo' prendo le bombe è gli uccido le creature … Mo' dobbiamo sterminare tutta la famiglia.

Donna Addolarata: "Se mi date 5mila euro il killer lo trovo io"

Anche Addolorata Spina, della famiglia dei "barbuti", allontanati dalla Sanità, si lamenta del mancato agguato a Vastarella figlio, il giorno di Pasquetta: Mo' dico io, questo si è spostato? Appostatelo fuori alla tangenziale… Dormite nelle corna, nel cesso, appostatelo, andateci sotto, bum bum bum dentro alla macchina va…. Poi suggerisce di occuparsene personalmente, assoldando un killer: Se tu mi metti a me cinquemila euro sulla tavola io te lo faccio!". L'altra opzione è quella di fare lei stessa da esca:Devono vedere me… Devono fare una reazione addosso a me e poi devono prendere la battuta addosso… Solo così puoi acchiappare a quelli là….

Il boss Genidoni: "Gli uccidiamo pure le creature di quattro anni"

Ma è la notizia della morte degli Esposito a Marano a scatenare la furia di Genidoni che si indigna per quel delitto e minaccia una vendetta implacabile:

È meglio che si tengano anche le creature di quattro cinque anni sopra perché glieli uccido… È meglio che se le tengono sopra… pure le creature se le devono tenere sopra, devono scappare all'estero… Che cos'è, che si va a prendere la gente nelle officine meccaniche… Ma stiamo scherzando….Che cosa è una pazziella… Io se volessi uccidere la gente così ne farei cento morti al giorno… Ma che ci azzecca, un ragazzo con la tuta di meccanico addosso che si alza alle sette del mattino per andare a lavorare, ma che stiamo pazziando? Ma che è, ma così davvero è diventata carne di macello mo' la camorra? Davvero sono diventati la monnezza della gente… Ti faccio vedere che non fa più il guappone Patrizio Vastarella… Schiatto a terra la testa al figlio e schiatto a terra qualcun altro… Ti faccio vedere come quello la finisce….

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