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Covid 19

Fase 2, al via i test sierologici in Campania: si parte da Ariano Irpino

Comincerà la prossima settimana in Campania il piano di screening sierologico per il coronavirus. Lo ha annunciato la Regione Campania, aggiungendo che si partirà da Ariano Irpino, il comune dell’Avellinese che era stato zona rossa e dove nei giorni scorsi ci sono stati nuovi contagi. Gli esami rilevano la presenza di anticorpi G e M, indicativi del contatto dell’organismo col virus.
A cura di Nico Falco
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Dalla prossima settimana comincerà in Campania il piano generale di screening sierologico per individuare i cittadini che sono entrati in contatto col coronavirus Sars-Cov-2. I test che saranno effettuati non sono i tamponi naso-faringei, che analizzando le vie aeree superiori individuano chi è al momento contagiato da Covid-19 e quindi contagioso, ma sono quelli che funzionano analogamente ai test rapidi a cui vengono sottoposti in questi giorni i viaggiatori che rientrano in Campania e che segnalano chi è entrato in contatto col virus rilevando la presenza degli anticorpi (immunoglobuline) specifici M e G, risposte primaria e secondaria dell'organismo all'infezione.

Lo screening sierologico, annunciato dal presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, comincerà da Ariano Irpino, comune della provincia di Avellino che era stato già tra le zone rosse della regione e dove negli ultimi giorni si sono registrati dei nuovi contagiati. "La Regione Campania – ha detto De Luca – assumerà l'area di Ariano Irpino come area pilota per lo sviluppo di questa indagine, puntando a sottoporre allo screening sierologico tutti gli oltre ventimila cittadini, per arrivare a normalizzare definitivamente l'intera area. Questo consentirà anche di programmare misure straordinarie per il rilancio della zona".

I test rapidi sono esami anticorpali che, rilevando la presenza di anticorpi specifici M e G, riconoscono la risposta immunitaria e quindi possono evidenziare il contatto recente con il virus. Nello specifico, una presenza massiccia di anticorpi M, prima risposta dell'organismo, indica che la persona è stata a contatto col virus di recente, e che quindi il contagio può essere nella fase iniziale, mentre le immunoglobuline G indicano che il contatto è avvenuto circa una settimana prima; queste ultime fanno parte della cosiddetta risposta immunitaria secondaria e possono testimoniare che l'infezione è superata. In ogni caso alla positività al test rapido segue l'esame del tampone.

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