Fase 2, Iannuzzi (Nabilah): “Estate senza concerti in spiaggia. Le discoteche? Nel 2021”
“Per le discoteche e i locali di intrattenimento l'apertura slitterà molto probabilmente al 2021. Avremo un'estate 2020 senza concerti in spiaggia, purtroppo, a causa del Coronavirus. Ma ci stiamo già organizzando per la ripresa. Il Nabilah sarà aperto come ristorante e bar già dai primi di giugno, mentre abbiamo deciso di dedicare la tradizionale festa del Primo Maggio che apre alla stagione estiva alla beneficienza. Ci sarà un grande party online dal titolo Imagine Home Edition che si potrà seguire sui social e in radio, in Italia e Spagna, con musica non stop e Dj per 2 ore. Una bella iniziativa senza scopo di lucro per far divertire le persone che sono state costrette a restare a casa per tutto questo tempo”.
Non ha dubbi Luca Iannuzzi, titolare del Nabilah, a Bacoli, e del ristorante e cocktail bar “Archivio Storico” al Vomero. “Per l'Archivio Storico – aggiunge – riapriremo il bar a inizio giugno, ma i locali interni resteranno chiusi al pubblico. Mentre con la bella stagione estiva saranno accessibili i dehors e gli spazi esterni. Preferiamo tornare direttamente a pieno regime, per garantire qualità ai nostri clienti”.
Quanto ha impattato la crisi per il Coronavirus su locali come il Nabilah e l'Archivio Storico?
“Le nostre attività sono chiuse da marzo, da quando è scoppiata la pandemia, essendo legate all'intrattenimento e alla ristorazione. L'impatto è stato molto duro. I nostri dipendenti, tutti assunti, sono in cassa integrazione, e siamo riusciti a superare così i due mesi di lockdown. È chiaro che se questa situazione dovesse durare a lungo ci sarebbero dei problemi. Penso soprattutto alle attività più piccole, che rischieranno di chiudere. Il Governo dovrebbe essere a fianco delle imprese per permettere di pagare le imposte, i canoni concessori e garantire gli stipendi dei dipendenti”.
Farete le consegne a domicilio dei prodotti cucinati?
“Abbiamo deciso di non fare servizio delivery, perché la nostra cucina è molto elaborata e non si avrebbe lo stesso effetto a casa. Purtroppo non siamo strutturati per poterlo fare: i nostri prodotti sono complessi ed elaborati, anche esteticamente, e rischierebbero di rovinarsi nella consegna. Anche economicamente non sarebbe vantaggioso”.
Quando riaprirà il Nabilah?
“Attività come la nostra saranno probabilmente tra le ultime ad aprire. Si ipotizza l'inizio di giugno, ma solo per l'attività di ristorazione e bar. Per noi salta un altro mese. Nel frattempo ci prepariamo, e sanifichiamo. La discoteca dovrà aspettare probabilmente l'anno prossimo, perché il ballare e il bere assieme implica distanze ridotte che con il Coronavirus non si possono tenere. Le persone vogliono stare vicine, chiacchierare, ballare. Non avrebbe senso riaprire se manca tutto questo. Le discoteche peraltro per esercitare l'attività hanno bisogno della licenza per il pubblico spettacolo ed è molto difficile che venga rilasciata dalle istituzioni questa autorizzazione prima dell'aprile dell'anno prossimo”.
Come vi organizzerete per la Fase 2?
“Avere degli ottimi sistemi di prenotazione sarà fondamentale. Noi siamo già attrezzati al Nabilah e dal prossimo autunno lo saremo anche per l'Archivio Storico. Il cliente del ristorante dovrà garantire che gli ospiti apparterranno allo stesso nucleo familiare convivente. Da verificare la possibilità che possano partecipare anche gli amici. All'interno dei locali bisognerà poi mantenere il distanziamento sociale, che potrebbe essere di circa 2 metri. Grazie agli ampi spazi dei nostri locali non sarà difficile farlo”.
Quale futuro vede per la discoteca?
“Stiamo attendendo le disposizioni per la possibilità di apertura. Anche in questo caso, il Nabilah ha spazi molto grandi e potrà rispettare agevolmente le norme anti-contagio e le distanze sociali e probabilmente si riuscirà anche a coprire i costi. Per evitare assembramenti, creeremo dei corridoi separati per avvicinarsi dal bancone del barman e tornare in sala. Ci sarà come sempre il servizio di security che darà tutti i chiarimenti necessari. L'invito ai nostri clienti sarà a rispettare tutti insieme le regole, per evitare il rischio contagio”.
State pensando a strutture di plexiglass a protezione di banconi e casse?
“Queste strutture possono essere utili per cocktail e american bar che fanno anche asporto. Ma non per attività come la nostra che hanno spazi grandi. Non riusciremmo a farlo”.
Come nasce l'iniziativa del Primo Maggio?
“Ad ogni primavera abbiamo sempre fatto un party al Nabilah. Quest'anno non potevamo tenere il solito evento in spiaggia, perché il locale è chiuso al pubblico per il Coronavirus. Abbiamo così pensato ad un party in versione Home Edition da casa. Ci sarà una console sull’antica spiaggia romana del Nabilah, dove si alterneranno artisti del calibro di Joan Ribas, Dj Aura, Dj Cerchietto. Stiamo già pubblicizzando i tutorial per spiegare le regole ai nostri clienti. Sarà una diretta di 2 ore, dalle 16 alle 18, dove si potranno inviare foto e video che pubblicheremo e si potrà fare una consumazione virtuale, contribuendo alla campagna di crowdfunding sulla piattaforma GoFoundMe, il cui ricavato andrà tutto in favore di Croce Rossa Italiana. Per ogni offerta di 10 euro, riconosceremo un drink in omaggio da consumare al Nabilah, quando riaprirà. Farà fede l'elenco dei donatori che ci fornirà la Croce Rossa”.
Quali prospettive per l'Archivio Storico al Vomero?
“Negli anni si è affermato come un ristorante di alto profilo, con chef stellato Michelin. Noi promuoviamo una cucina molto elaborata e non vediamo l'ora di tornare a servire i nostri clienti. Anche i nostri cocktail sono molto curati, prodotti con macchinari sofisticati, con uno studio di aromi e profumi”.
Sarà difficile continuare questo lavoro indossando le mascherine?
“Sarà molto complicato. Produrre piatti e cocktail elaborati diventa quasi impossibile. Poiché il sistema di mascherine e indumenti è quasi chirurgico e cozza completamente con il principio della convivialità”.