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Femminicidio Terzigno: si è ucciso Pasquale Vitiello, il corpo vicino alla scuola

Pasquale Vitiello, l’uomo che a Terzigno ha ucciso la moglie Immacolata Villani davanti alla scuola frequentata dalla figlia, si è ucciso. Il suo corpo è stato trovato dai carabinieri proprio vicino all’istituto scolastico davanti al quale si è consumata la tragedia.
A cura di Francesco Loiacono
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Pasquale Vitiello
Pasquale Vitiello

Pasquale Vitiello, l'uomo che a Terzigno, vicino Napoli, ha ucciso la moglie Immacolata Villani davanti alla scuola frequentata dalla figlia, si è ucciso. Il suo corpo è stato trovato dai carabinieri proprio vicino all'istituto scolastico davanti al quale si è consumata la tragedia. Il cadavere dell'uomo, 35enne, sarebbe stato trovato dai militari in via Vicinale Mauro Vecchio, in un rudere circondato dalla vegetazione, a poca distanza dalla scuola frequentata dalla figlia della coppia, una bimba di nove anni. Vitiello si sarebbe ucciso con la stessa arma con cui ha ammazzato la moglie: il 35enne era ricercato da ieri in quanto principale sospettato per l'omicidio della moglie, uccisa ieri mattina a colpi di pistola. L'omicidio era avvenuto dopo che la moglie di Vitiello, che dallo scorso 4 marzo non viveva più in casa col marito dopo averlo denunciato per maltrattamenti, aveva appena accompagnato a scuola la bambina, ignara della tragedia famigliare. Pasquale Vitiello aveva avvicinato la donna: i due avevano litigato e poi il 35enne aveva esploso un colpo di pistola da distanza ravvicinata, uccidendo la moglie. L'uomo era poi fuggito a bordo del suo scooter: per cercarlo si erano alzati in volo elicotteri ed erano stati istituiti posti di blocco. I famigliari e il sindaco di Terzigno avevano inoltre diffuso appelli affinché l'uomo si costituisse: è stato però inutile. Non si sa ancora a quando risalga la morte di Vitiello: è da capire se l'uomo si sia ucciso subito dopo aver sparato alla moglie o in seguito. In quest'ultimo caso è da chiarire se il 35enne sia sempre rimasto nei pressi della scuola o se si sia allontanato e sia tornato in seguito.

Immacolata aveva denunciato Pasquale per maltrattamenti

Da tempo i rapporti tra i due coniugi erano compromessi. Immacolata e Pasquale vivevano da un paio d'anni da separati in casa: la situazione era poi degenerata lo scorso 4 marzo dopo un violento litigio tra Immacolata, il marito e la suocera, avvenuto davanti alla figlia della coppia. La lite, sfociata in aggressione, aveva spinto la donna ad andare a vivere col padre assieme alla sua bimba. Sembra che Immacolata avesse intenzione di separarsi dal marito. La donna, 31 anni, aveva inoltre intrapreso da qualche tempo una nuova relazione sentimentale. La tragedia che si è consumata tra ieri e oggi sarebbe in un certo senso annunciata: in casa di Pasquale Vitiello sono infatti state trovate una ventina di lettere, in due delle quali l'uomo annunciava le sue intenzioni omicide nei confronti della moglie.

La tragedia di Terzigno come quella di Cisterna di Latina

La tragedia di Terzigno riporta drammaticamente alla memoria quella avvenuta pochi giorni fa a Cisterna di Latina: lo scorso 28 febbraio il carabiniere Luigi Capasso ha sparato alla moglie Antonia Gargiulo, di 39 anni, ferendola gravemente. Poi ha ucciso le due figlie Alessia e Martina, di 8 e 14 anni e si è barricato nella casa in cui vivevano le bimbe e la madre, dove al termine di serrate trattative si è suicidato. Capasso non viveva più con la moglie e i figli: Antonietta aveva infatti chiesto la separazione a causa degli atteggiamenti violenti del marito.

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