Fiaccolata silenziosa a Cardito per il piccolo Giuseppe, ucciso di botte a soli sette anni
Cardito è scesa in piazza per ricordare il piccolo Giuseppe, il bambino di sette anni ucciso di botte poco più di una settimana fa e per il cui decesso è attualmente indagato il compagno della madre, che lo avrebbe ucciso in preda ad uno scatto d'ira dovuto ad un lettino rotto, picchiando selvaggiamente anche la sorellina di sei anni, finita in ospedale per le percosse.
Dopo il funerale tenutosi a Pompei sabato scorso, giorno in cui Cardito ha proclamato il lutto cittadino, quest'oggi in tanti sono scesi per le strade per una manifestazione silenziosa, partita alle 17.30 da piazza Giovanni XXIII, davanti alla chiesa dei Santi Giuseppe ed Eufemia, in direzione piazza Garibaldi, davanti la chiesa di San Biagio. Nonostante la pioggia che ha cominciato a cadere sulla cittadina napoletana, circa un migliaio di persone è sceso in strada. Tante le donne ed i bambini presenti, con magliette e cartelli che recitavano "Siamo tutti Giuseppe", "Giù le mani dai bambini" e "I bambini non si toccano". In testa al corteo, il sindaco di Cardito Giuseppe Cirillo, assieme a tantissimi bambini di scuole calcio, associazioni e scuole. Tutti con magliette e cartelli, ma anche palloncini e fiori bianchi. In un silenzio surreale, la manifestazione partita alle 17.30 è di fatto l'ultimo saluto al piccolo Giuseppe, i cui funerali si erano tenuti sabato scorso a Pompei, su espressa volontà del padre biologico, nella chiesa di San Giuseppe. Presente anche l'assessore Alessandra Clemente, in rappresentanza del Comune di Napoli: "Nostro dovere non dimenticare le vittime innocenti della violenza".