Focolaio Covid a Mondragone, è scontro italiani-bulgari: “I contagiati escono dalla zona rossa”
Decine di persone, residenti degli edifici ex Cirio di Mondragone (Caserta) hanno violato la zona rossa per una protesta nella mattinata di oggi, 25 giugno, uscendo dalle abitazioni e bloccando per diversi minuti un tratto di viale Regina Margherita. L'area è da tre giorni diventata zona rossa Covid-19, in seguito alla scoperta di diversi casi di positivi al virus Sars-Cov-2, e la Regione Campania ha disposto l'isolamento domiciliare per tutti i circa 700 residenti, con trasferimento al Covid Center di Maddaloni per limitare il contagio; con il cordone sanitario sono stati vietati anche l'ingresso e l'uscita dall'area del comprensorio di edifici.
Intorno alle 11, come si vede da alcuni video pubblicati su Facebook, decine di persone, per lo più appartenenti alla comunità bulgara che vive in quei palazzoni, hanno lasciato le case e hanno percorso le strade che circondano gli edifici, presumibilmente per protesta contro la quarantena. Sul posto sono intervenuti i carabinieri, la Polizia di Stato e la Polizia Municipale di Mondragone; nell'area anche i militari dell'Esercito, così come previsto per le zone rosse coronavirus.
Attualmente i positivi emersi tra i residenti della zona sono 49, compresi quelli scoperti con i tamponi analizzati nella giornata di ieri, 24 giugno. I problemi di gestione della quarantena erano emersi già dalla prime ore dopo la proclamazione della zona rossa: gli edifici sono occupati abusivamente e non è chiaro quante persone ci vivano; secondo una stima di massima sarebbero ci sarebbero circa 700 abitanti, tra cui 300 italiani, 200 bulgari e persone provenienti da Est Europa, Africa e Sud America.