Foibe, il Comune dimentica il Giorno del Ricordo: celebrazione domani dopo le polemiche
Niente cerimonia ufficiale nel Real Bosco di Capodimonte per la Giornata del Ricordo, dedicata alla vittime delle Foibe, ovvero oggi lunedì 10 febbraio. Cerimonia che si terrà 24 ore dopo, martedì 11 febbraio, quando oltre alla cerimonia il vicesindaco di Napoli Enrico Panini interverrà deponendo anche una corona d'allora in memoria delle vittime delle Foibe e degli esuli giuliano-dalmati che furono accolti anche nel capoluogo partenopeo, che li accolse nel Centro Raccolta Profughi di Capodimonte. Polemiche feroci in Rete contro quella che viene definita una "dimenticanza" del Comune di Napoli, che dunque quest'anno ricorderà l'eccidio delle foibe ventiquattro ore dopo la data ufficiale.
La denuncia era arrivata da Raffaele Ambrosino, ex consigliere comunale di Napoli in carica dal 2001 al 2011 in liste e formazioni di centrodestra, che in mattinata aveva puntato il dito contro Palazzo San Giacomo, reo di aver "dimenticato" la ricorrenza. Poche ore dopo, lo stesso Comune di Napoli ha poi comunicato che la cerimonia si sarebbe tenuta domani, 24 ore dopo, con la presenza del vicesindaco Enrico Panini. Ma le polemiche sono rimaste: la giornata del Ricordo a Napoli come nel resto d'Italia è molto sentita, anche perché diversi esuli giuliano-dalmati sono poi rimasti nel capoluogo campano, ormai integratisi nel tessuto sociale ed economico della città. Fra questi, il caso di Diego Lazzarich, oggi storico e docente universitario napoletano: la sua famiglia scappò da Fiume riuscendo a portare con sé pochissime cose, arrivando poi nel campo profughi di Napoli. Nel 1972 nacque lui, Diego, napoletano di nascita ma fiumano d'origine.