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Folla in strada a Bellona sotto casa del carabiniere ucciso mentre inseguiva un ladro

Tante persone in strada a Bellona, nel casertano, dove viveva Emanuele Reali, il vice-brigadiere dei carabinieri travolto da un treno nei pressi della stazione di Caserta mentre inseguiva un ladro. Presenti anche diversi vertici dell’Arma. La giovane moglie e le due figlie piccole saranno assistite nei prossimi giorni da una psicologa.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Emanuele Reali, 34 anni, il vice-brigadiere investito da un treno a Caserta mentre inseguiva un ladro. [Foto da Facebook, Pagina ufficiale @Carabinieri]
Emanuele Reali, 34 anni, il vice-brigadiere investito da un treno a Caserta mentre inseguiva un ladro. [Foto da Facebook, Pagina ufficiale @Carabinieri]

Bellona ha trascorso una vera e propria notte insonne: la cittadina casertana dove viveva Emanuele Reali, il vice-brigadiere dei Carabinieri morto ieri sera, martedì 6 novembre, investito da un treno mentre inseguiva un ladro nei pressi della stazione di Caserta. Una volta diffusasi la voce della morte dell'uomo, in tanti hanno affollato la strada dove sorge il palazzo dove l'uomo viveva dal 2012 con la moglie e le bambine piccole.

A rendere omaggio alla vedova nel condominio alla periferia di Bellona, si sono presentati anche Maurizio Stefanizzi, comandante della legione carabinieri della Campania, assieme a tante altre figure di vertice dell'arma dei Carabinieri. Tra questi, anche il colonnello del comando provinciale di Caserta ed il capitano della compagnia di Capua. Assieme a loro, anche una psicologa, che proverà a dare conforto e stare vicino alla giovane moglie del vice-brigadiere morto, di appena trent'anni, e le due figlie di quattro ed un anno.

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