“Fortuna Loffredo uccisa da Marianna Fabozzi perché voleva denunciare Titò”
È un'ipotesi che, se confermata, ribalterebbe tutte le certezze acquisite fino ad ora sull'omicidio di Fortuna Loffredo, la bambina di 6 anni vittima di abusi sessuali, scaraventata dal tetto di un edifico del Parco Verde di Caivano, in provincia di Napoli, nel giugno del 2014. La criminologa Roberta Bruzzone, consulente del padre della piccola vittima, intervistata dal settimanale Giallo, ha sganciato la sua bomba. "Chicca è stata molestata da Titò. La vittima, stanca per i continui abusi, ha minacciato di riferire tutto alla mamma. A questo punto sarebbe entrata in scena la Fabozzi, che l’avrebbe uccisa per non farla parlare. Questo spiegherebbe i cambi di versioni di Sara, che voleva proteggere la mamma" afferma la criminologa.
La Bruzzone fa riferimento alla figlia maggiore – Sara, appunto – di Marianna Fabozzi, la ex convivente di Raimondo Caputo, Titò, accusato di aver abusato anche di lei e, ad ora, unico indagato per l'omicidio di Fortuna. Lo stesso Caputo, però, nell'ultima udienza del processo, aveva fatto registrare un altro colpo di scena, dichiarando per la prima volta gli abusi sulla figlia della sua ex convivente. Durante il dibattimento, però, Titò aveva altresì dichiarato la sua estraneità all'omicidio di Chicca, tornando a ribadire le sue accuse proprio alla Fabozzi.