Francesco Borrelli: “Unirò De Luca e De Magistris, sono facce della stessa medaglia”
Francesco Borrelli è consigliere regionale e leader campano dei Verdi. Onnipresente sui social network e sui media, a lui va ascritto il merito della rinascita del partito del Sole che Ride in Campania. Sprofondati a percentuali da prefisso telefonico, i Verdi a alle Elezioni Regionali 2015 hanno incassato una presenza in Aula e ora, al Comune di Napoli potrebbero – ma occorrerà vedere gli esiti del ballottaggio – portare a casa due consiglieri comunali. C'è un particolare di non poco conto in questa storia: alla Regione il partito di Borrelli sostiene Vincenzo De Luca, al Comune, invece, sostiene Luigi De Magistris.
Allora, Borrelli: breve analisi del voto ai Verdi alle Elezioni Comunali.
Quello che mi ha colpito di più è che il dato è regionale nel complesso. In tutti i Comuni in cui ci siamo presentati, da Caserta a Napoli, da Benevento a Salerno, fino ai grandi centri del Napoletano, come Villaricca e Casoria, abbiamo ottenuto dati che oscillano dal 3 al quasi 6 percento. Un terzo del voto ai Verdi è di opinione. Penso che il risultato dia il senso di una comunità che si riaggregata. Non abbiamo posti di potere, non abbiamo ‘amministrato' niente, lavoriamo a mani nude e andiamo meglio di certi partiti e partitini del centrosinistra.
Ad esempio?
Udc, Scelta Civica, Centro Democratico, Italia dei valori: non sono nemmeno riusciti a presentare liste in tutti i Comuni e hanno ottenuto risultati inferiori ai nostri.
Come mai? Avevate una lista così lunga di aspiranti candidati?
No, semplicemente non abbiamo selezionato gente dal giorno alla notte, poche ore prima di presentare la lista. I nostri candidati li abbiamo scelti nel corso del tempo. Ovviamente anche noi abbiamo fatto degli errori.
A proposito di errori o presunti tali. C'è chi l'accusa di alleanze ‘interessate': una volta con De Luca, una volta con De Magistris. Insomma, sempre con il candidato dato in vantaggio…
Cinque anni fa al Comune sostenemmo il Pd in un disastro tra primarie e candidatura comunale, dunque lezioni di lealtà non me ne faccio fare da nessuno. Noi sosteniamo il Pd a Roma, a Milano, a Caserta, a Salerno, a Benevento. Lo facciamo spontaneisticamente, non c'è un percorso di alleanza in un quadro nazionale.
Perché? I Verdi non hanno mai proposto un patto al Pd in chiave nazionale?
Lorenzo Guerini (vicesegretario del Partito Democratico ndr.) ci disse chiaramente "dopo il referendum ci sediamo a un tavolo".
E a Napoli perché non avete sostenuto il Pd?
L'accordo che volevamo chiudere era su un nome terzo. Una notte mi chiamò Mario Casillo (capogruppo Pd in Regione, l'uomo forte di De Luca a Napoli ndr.) e mi disse che si sarebbe fatta la ‘conta interna'.
Ovvero le primarie.
Sì e noi dicemmo chiaramente che non saremmo stati della partita. Siamo stati profetici. Perché metterci fra i lunghi coltelli per
le guerre interne del Pd? E poi Verdini…
Un momento. Sugli alleati scomodi potremmo anche parlare di De Luca e dei suoi alleati di destra alle Regionali, dove lei invece sostenne senza problemi l'attuale presidente della Regione Campania.
No. Allora che Denis Verdini fosse un alleato discutibile lo abbiamo detto da subito. De Luca ha fatto una operazione con le liste civiche , Valeria Valente ha fatto una scelta politica, si è seduta al tavolo con Verdini. Con De Luca avevamo accordo su temi come le ecoballe, no a nuovi inceneritori, piano per gli impianti di compostaggio.
E se al ballottaggio del 19 giugno parte del Pd dovesse sostenere Gianni Lettieri?
Se il Pd decidesse di sostenere Lettieri si creerebbe un precedente che renderebbe difficili future alleanze perché se, dopo l’alleanza con Ala e il Nuovo centrodestra, il Pd napoletano scegliesse il candidato di Forza Italia, spostandosi praticamente a destra e snaturando la sua posizione politica, saremmo di fronte a una scelta che renderebbe impossibile essere in coalizione con il Pd a Napoli.
Senta, se invece dovesse vincere De Magistris chiederete un posto in giunta?
Ci tengo a dire che con De Magistris abbiamo un accordo programmatico: raccolta differenziata, piantumazione degli alberi in città, elettrificazione del porto. Poi, se dovesse vincere…noi non siamo interessati a esprimere persona ‘di area' . Se De Magistris farà una squadra di tecnici lo accetteremo, se farà nomine politche gli presenteremo una rosa di nomi. Lealmente e chiaramente.
Con De Luca al momento non siete in giunta. Cambierà? Chiederete di entrare in squadra?
L'operato del governatore e del suo vice sono ampiamente nelle aspettative, non posso dire altrettanto per il resto della sua giunta, ma di questo si discuterà al momento opportuno. Io voglio creare un raccordo fra De Magistris e De Luca…
Vale a dire?
Vorrei essere un pontiere fra i due, li vedo come due facce della stessa medaglia.
Borrelli, sa che uno dei due potrebbe arrabbiarsi a questa definizione?
E perché? Sono figure carismatiche che lavorano e hanno lavorato per il loro territorio e che portano a casa i risultati. E a modo loro sono degli eretici. Lei oggi vede De Luca come il più renziano dei renziani, ma ricorda che fino a un anno fa il presidente del Consiglio accettava di incontrarlo in un parcheggio?