Fu usato un baby killer per uccidere Anna De Luca Bossa. Sparò 7 volte, lei è sopravvissuta
Uccidere Anna De Luca Bossa per decapitare il suo clan. Ma, malgrado i sei colpi andati a segno, lei era sopravvissuta. A cinque anni da quell'agguato, che avrebbe confermato ancora di più la supremazia dei "Bodo" su Ponticelli, a Napoli Est, la Direzione Distrettuale Antimafia ha chiuso il cerchio intorno al presunto responsabile: la missione di morte sarebbe stata affidata a un baby killer di appena 21 anni: Gaetano Carrano, attualmente detenuto, all'epoca dei fatti latitante. Il giovane, oggi 26 anni, è stato raggiunto da una ordinanza cautelare emessa dal gip del Tribunale di Napoli ed eseguita dai carabinieri di Poggioreale per tentato omicidio aggravato dal metodo mafioso; è stato identificato grazie alle dichiarazioni di collaboratori di Giustizia supportate dai riscontri investigativi.
L'agguato di camorra nella villa De Filippo di Ponticelli
L'agguato risale al 19 luglio 2014. Era quasi l'una del mattino. L'obiettivo era di quelli importanti: Anna De Luca Bossa, reggente del clan. Uno degli ultimi ostacoli per la supremazia del clan De Micco, che in quel periodo era in guerra aperta contro i D'Amico e stava strappando le piazze di spaccio ai "Frauella" a colpi di piombo. Un killer solitario, con il casco integrale, era arrivato davanti alla donna, che era in via Aldo Merola, vicino al parco Fratelli De Filippo. Serata afosa d'estate, in giro c'erano ancora le famiglie coi bambini. Il sicario aveva esploso almeno sette colpi con un calibro 7.65; la donna era stata colpita tra braccia, bacino e coscia. Anna De Luca Bossa era stata trasportata alla clinica Villa Betania e poi al Cardarelli e operata d'urgenza, dopo l'intervento i medici avevano escluso il pericolo di vita.
Carrano era stato arrestato il 15 ottobre 2014 a Ponticelli. Era ricercato dal marzo precedente, ritenuto responsabile di una rapina a una coppia, commessa insieme a un complice la sera del 20 febbraio, e di una rapina con sequestro di persona e tentato omicidio del 21 marzo successivo, commessa con altri quattro complici in un punto scommesse di Casoria.
Chi è Anna De Luca Bossa, donna boss della camorra
Anna De Luca Bossa, 44 anni, è la figlia di Teresa De Luca Bossa e sorella di Antonio De Luca Bossa ‘o sicco, entrambi detenuti in regime di 41 bis. È una delle figure criminali a cui probabilmente si sono ispirati gli sceneggiatori di Gomorra – La serie per creare la figura della spietata camorrista Annalisa Magliocca, detta Scianel. È stata la compagnia di Ciro Minichini, detto ‘o cartone, anche lui detenuto al 41bis. Ed è la madre di Antonio Minichini, ucciso per errore dai De Micco il 29 gennaio 2013 in un agguato: il ragazzo era insieme a Gennaro Castaldi, legato al clan D'Amico, quando i killer entrarono in azione e fu colpito anche lui a morte.