Furbetti del cartellino, al Cardarelli arrivano le impronte digitali al posto del badge
Novità in arrivo all'ospedale Antonio Cardarelli di Napoli. Dopo lo scandalo del Loreto Mare, il nosocomio napoletano nel quale sono stati arrestati, durante un blitz dei Nas, 55 dipendenti tra medici, infermieri e impiegati – altri 94 risultano indagati – colti in flagrante a strisciare il badge per poi allontanarsi per svolgere commissioni private, si è pensato a come arginare il fenomeno dei cosiddetti furbetti del cartellino. Per questo, nel nosocomio della Zona Ospedaliera, a partire dal primo aprile, i dipendenti diranno addio al convenzionale badge e attesteranno l'entrata e l'uscita dal luogo di lavoro grazie ad un meccanismo che rileva le impronte digitali.
Il nuovo metodo è volto ad impedire che i dipendenti dell'ospedale possano timbrare anche i cartellini dei colleghi, attestando la loro presenza sul luogo di lavoro, anche se fisicamente assenti. La nuova disposizione è stata annunciata dal direttore del Cardarelli, Ciro Verdoliva, dopo il via libera arrivato dalla Regione Campania. Il sistema delle impronte digitali è già in vigore all'ospedale "San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona" di Salerno, anche'esso teatro di numerosi casi di assenteismo.