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Furti di scooter al Vomero, arrestati padre e figlio

Il giovane “beccato” in piazza Fanzago mentre rubava un motorino, il padre fermato in un appartamento al Vomero in possesso di armi di scasso. Entrambi erano già noti alle forze dell’ordine.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Una vera e propria "attività" quella messa su da padre e figlio al Vomero: entrambi, infatti, si erano "dedicati" a tempo pieno al furto di scooter, sia nel quartiere collinare che nel resto di Napoli. Entrambi sono stati però catturati dalle forze dell'ordine, che dopo lunghe indagini stanno cercando di arginare il più possibile il fenomeno del furto dei motocicli nella cittadina partenopea, che spesso vengono "riutilizzati" per scippi e rapine, oltre che per essere rivenduti.

Ad essere arrestato per primo è stato il figlio, Davide Frattini, ventiduenne di Marano di Napoli già noto alle forze dell'ordine. Il giovane era appena arrivato in Piazza Cosimo Fanzago, non lontano da piazza Medaglie d'Oro, in sella ad un motorino poi risultato rubato, e si stava apprestando a rubarne un altro. I carabinieri, infatti, lo hanno beccato mentre con un estrattore di serrature stava scardinando quella del "nuovo" obiettivo: una volta riuscitoci, avrebbe effettuato il "cambio", lasciando lì quello con cui era arrivato e prendendo al suo posto l'altro.

I carabinieri del Vomero lo hanno però catturato ed arrestato: sotto la sella del motorino con cui era arrivato sono stati ritrovati giravite, chiavi, estrattori di serrature e centraline decodificate. A quel punto sono scattati i controlli in un appartamento del Vomero di cui il giovane ha disponibilità: al suo interno c'era il padre, Roberto Frattini, 48 anni, anch'egli già noto alle forze dell'ordine, che alla vista dei carabinieri ha tentato la fuga, ma dopo una breve colluttazione è stato immobilizzato. Addosso nascondeva anch'egli un giravite, mentre in cantina sono stati rinvenuti altri attrezzi da scasso, come cacciaviti, tronchesi ed altre centraline decodificate per scooter.

Il ventiduenne è stato così arrestato per ricettazione e possesso di arnesi da scasso, mentre il padre è stato arrestato per resistenza a un pubblico ufficiale e possesso di arnesi da scasso. Il giovane è stato tradotto infine a Poggioreale, mentre il quarantottenne, sottoposto a giudizio per direttissima, è stato condannato all'obbligo di firma presso la stazione dei carabinieri di Marano di Napoli. Le indagini proseguono per accertare altre eventuali responsabilità su ulteriori furti di scooter, in particolare quelli di Honda SH, Piaggio Beverly e T-Max, considerati tutt'ora i modelli "preferiti" dai ladri.

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