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Gasolio di contrabbando, sequestrati due distributori a Napoli e Casavatore

In due distinte operazioni, i finanzieri hanno chiuso due stazioni di rifornimento a Napoli e Casavatore: in una, mancava ogni autorizzazione e norma di sicurezza, in un’altra era stata modificato il contalitri delle colonnine. Sequestrati dodicimila litri di gasolio e denunciate complessivamente tre persone.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Due distributori di gasolio, a Napoli e Casavatore, sono stati sequestrati dalla Guardia di Finanza partenopea in due distinte operazioni. Le fiamme gialle hanno anche provveduto a sequestrare dodicimila litri di carburante e denunciare alle autorità competenti tre persone complessivamente. Le due operazioni si sono svolte rispettivamente in un autoparco di Casavatore ed in una stazione di servizio di Napoli.

Nella prima operazione, nel quartiere di San Giovanni a Teduccio, è emerso che il titolare del distributore aveva modificato il dispositivo conta-litri delle colonnine, tanto che dal controllo della documentazione contabile è emerso che i litri erogati erano inferiori a quelli annotati nei registri, facendo quindi pensare a possibili acquisti "in nero" del gasolio e relativa vendita. In questo caso, il responsabile è stato denunciato per contrabbando di prodotti sottoposti ad accise e per manomissione dell'impianto. A Casavatore, invece, durante la seconda operazione, è stata individuata una vera e propria stazione abusiva, con tanto di cisterna, elettropompe per il travaso ed un conta-litri portatile, fermo a quasi un milione di litri erogati. L'impianto, senza licenza, non aveva neanche la minima regola di sicurezza, con annesso pericolo per l'incolumità pubblica: due le persone denunciate, per contrabbando di prodotti soggetti ad accise.

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