Genny Cesarano, un fascio di fiori e una messa a due anni dall’omicidio
Sono trascorsi soltanto poco più di otto mesi da quando, nel gennaio di quest'anno, quattro persone, appartenenti al clan dei Lo Russo, sono state arrestate perché ritenute responsabili dell'omicidio di Genny Cesarano, 17 anni, ucciso per errore durante una stesa di camorra perpetrata proprio dal clan al Rione Sanità, territorio del quale è egemone da tempo. Eppure, da quella tremenda notte, sono già trascorsi due anni: era il 2015, il 5 settembre aveva da poco lasciato spazio al 6, quando il 17enne cadde sotto i colpi del commando armato.
Domani, il 6 settembre, appunto, per tenere viva la memoria di Genny, l'Assessore ai Giovani Alessandra Clemente e il presidente della III Municipalità di Napoli (nella quale rientra la Sanità) Ivo Poggiani, deporranno un fascio di fiori nei pressi delle aiuole intitolate proprio al 17enne in piazza Sanità. Sarà poi la volta di una messa commemorativa che sarà celebrata nella Basilica di Santa Maria alla Sanità.
L'omicidio di Genny Cesarano
Erano le prime luci del mattino del 6 settembre del 2015 quando Genny Cesarano, 17 anni, rimase ucciso da un solo colpo di proiettile, mentre si trovava con alcuni amici, nei pressi della chiesa di San Vincenzo, in quel Rione Sanità che, allora, come tutto il centro antico di Napoli, era devastato da una faida di camorra per il controllo dei traffici illeciti. Quando i soccorritori del 118 arrivano sul posto, per il 17enne non c'è niente da fare: un solo foro, un solo colpo di pistola, che però non gli ha lasciato scampo.