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Giacomo Leopardi inedito: trovate 38 pagine manoscritte a Napoli

La sensazionale scoperta alla Biblioteca Nazionale di Napoli, dove alcuni studiosi hanno rinvenuto un corposo quaderno, 38 pagine in tutto, in cui il famoso poeta ha trascritto 557 titoli di libri verso i quali, evidentemente, nutriva particolare interesse.
A cura di Valerio Papadia
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Una scoperta davvero incredibile quella effettuata a Napoli da due studiosi, Marcello Andria e Paola Zito, che riguarda uno dei poeti italiani più famosi e apprezzati: Giacomo Leopardi, il vate di Recanati che proprio nel capoluogo campano, nel 1837, ha trovato la morte. I due studiosi, spulciando il corpo di manoscritti del poeta marchigiano conservato all'interno della Biblioteca Nazionale di Napoli, hanno rivenuto un quadernetto, in tutto 38 pagine, nel quale ha annotato i titoli di 557 libri che, evidentemente, dovevano essere di particolare interesse per lui: perlopiù testi antichi, da Omero ad Aristotele, passando per Orazio e Catullo, che il poeta di Recanati avrebbe desiderato leggere. Il manoscritto inedito, autografo e autenticato, risalirebbe al 1817.

Il quadernetto, dal quale i due studiosi hanno fatto nascere un libro dal titolo "Leopardi bibliografo dell'antico", è stato pubblicato e presentato quest'oggi proprio all'interno della Biblioteca Nazionale di Napoli dove è stato effettuato il suo ritrovamento e dove sono custodite altre opere e rarità del poeta. Per l'occasione il manoscritto, che si presenta quasi come una sorta di programma di studio di Leopardi, verrà anche esposto.

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