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Gigi D’Alessio racconta dell’avviso di garanzia: “Ho mostrato la foto del Papa ai magistrati”

Gigi D’Alessio ospite di Peter Gomez nel programma “La Confessione” racconta del suo avviso di garanzia per concorso esterno in associazione mafiosa (salvo poi essere prosciolto da ogni accusa). “Sono andato a cantare ai matrimoni di tutti e nemmeno sapevo a volte dove andavo a cantare perché a Napoli vai a cantare dappertutto. Non è che se ti chiama qualcuno gli chiedi chi è o di darti il certificato penale”.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Gigi D'Alessio ospite di Peter Gomez nel programma "La Confessione", in onda su Nove.
Gigi D'Alessio ospite di Peter Gomez nel programma "La Confessione", in onda su Nove.

"Chi nasce a Napoli va a fare i matrimoni, è un circuito che non esiste in nessun altro posto al mondo". Sono le parole di Gigi D'Alessio come primo ospite della trasmissione "La Confessione", il programma condotto dal giornalista Peter Gomez, direttore de Il Fatto Quotidiano ed in onda su Nove. Il nuovo ciclo di interviste parte proprio con Gigi D'Alessio, che ha parlato dell'avviso di garanzia ricevuto dalla magistratura per concorso esterno in associazione mafiosa, per poi essere prosciolto da ogni accusa.

Peter Gomez ha dunque chiesto al cantante napoletano cosa fosse successo per arrivare a quell'accusa infamante, e Gigi D'Alessio ha spiegato: "Ero andato a cantare e c'erano delle foto. Quando sono stato dal magistrato loro avevano le loro foto, io ho portato le mie. Ho detto: ‘Questo è Clinton, questo è il Papa. Purtroppo chi nasce a Napoli va a fare i matrimoni, è un circuito che non esiste in nessun altro posto al mondo". Insomma, un grosso equivoco, tanto che alla fine lo stesso cantante è stato prosciolto da ogni accusa. "Sono andato a cantare ai matrimoni di tutti e nemmeno sapevo a volte dove andavo a cantare perché a Napoli vai a cantare dappertutto. Non è che se ti chiama qualcuno gli chiedi chi è o di darti il certificato penale. E poi io ho paura, magari non vai a cantare e che ne sai? Non penso che a Napoli bisogna convivere con la camorra", ha precisato ancora Gigi D'Alessio durante l'intervista a Peter Gomez, "a Napoli bisogna convivere con tutto, è una città a parte. Se vuoi andare in ospedale a fare le analisi devi sempre dire di essere il cugino di quello o il parente di quell'altro per passare la fila".

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