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Gli studenti di Secondigliano ricordano Gianluca Cimminiello, vittima innocente di camorra

Il prossimo 3 febbraio, a 10 anni dall’omicidio di Gianluca Cimminiello, un evento in memoria del giovane tatuatore ucciso dalla camorra si terrà nel plesso Piantedosi della scuola Sauro Errico Pascoli di Secondigliano. L’iniziativa, organizzata dalla famiglia e da Libera, vuole ricordare il ragazzo attraverso le sue passioni: la boxe e l’arte.
A cura di Nico Falco
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Si terrà il prossimo 3 febbraio, presso il plesso Piantedosi dell'I. C. "61° Sauro Errico Pascoli", in via Fratelli Rosselli, a Secondigliano, l'evento in memoria di Gianluca Cimmitiello, il giovane tatuatore napoletano ucciso dalla camorra il 2 febbraio 2010. Non era invischiato nella malavita, a sancire la sua condanna a morte fu una foto col calciatore Ezequiel Lavezzi, che all'epoca giocava nel Napoli: il ragazzo pubblicò su Facebook una foto che li ritraeva insieme e un concorrente invidioso gli mandò un commando punitivo della camorra. L'iniziativa in sua memoria sarà incentrata sulle due passioni di Gianluca: quella per il disegno, che prenderà forma con una scultura a lui dedicata dall'artista Maria Cammarota, e quella per il kickboxing, che sarà testimoniata dalla presenza dei suoi maestri. La giornata si concluderà con l'intervento di don Luigi Ciotti, presidente di Libera; sarà presente, tra gli altri, Susy Cimminiello, la sorella di Gianluca.

Gianluca Cimminiello – scrive in una nota l'associazione antimafia – era un ragazzo con la passione per l'arte e la boxe. Nella vita faceva il tatuatore e il 2 febbraio 2010 fu ammazzato, lasciando tanti disegni e sogni nel cassetto. A 10 anni dalla sua scomparsa vogliamo provare a raccogliere quei sogni e a condividerli con la comunità perché Gianluca, oggi, è diventato patrimonio di tutti noi. È per il suo sacrificio che abbiamo il dovere di continuare a sperare e credere che i suoi sogni possano camminare attraverso il nostro impegno”.

Libera, attraverso il suo settore dedicato alla Memoria, ha in questi anni accompagnato la famiglia Cimminiello e la fidanzata di Gianluca lungo il percorso per ricostruire la verità e nell'organizzazione dell'iniziativa dedicata ai "sogni nel cassetto" del ragazzo. “Vogliamo condividere i suoi sogni con tutte e tutti” continua la nota di Libera, “affinché il suo sorriso irradi tutti le ragazze e i ragazzi che incontriamo”.

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