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Gricignano, spara ad un migrante nel centro di accoglienza: “Colpo a bruciapelo”

Secondo il gip del Tribunale di Napoli Nord, il gestore del centro di accoglienza di Gricignano, in provincia di Caserta, avrebbe sparato “senza esitazione e improvvisamente” al gambiano di 19 anni che ora lotta tra la vita e la morte all’ospedale Cardarelli di Napoli.
A cura di Valerio Papadia
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Si aggrava la posizione di Carmine Della Gatta, l'imprenditore 43enne gestore di un centro di accoglienza a Gricignano, nella provincia di Caserta, che sabato scorso ha sparato ad un migrante gambiano di 19 anni, Bobb Alagiee, riducendolo in fin di vita. Secondo Fabrizio Finamora, gip del Tribunale di Napoli Nord, si sarebbe trattata di una vera e propria esecuzione: il 43enne avrebbe infatti sparato, secondo al ricostruzione del giudice, a bruciapelo, "senza esitazione e improvvisamente al povero extracomunitario che aveva l'unica colpa di non aver ottemperato all'invito di Della Gatta di andare via", come si legge nella convalida dell'arresto per tentato omicidio, riportata da Repubblica.

Gli elementi raccolti dal giudice per le indagini preliminari, infatti, non indicano nessun segno che possa perorare la causa della legittima difesa nel comportamento di Della Gatta, che avrebbe volontariamente mirato alla faccia del 19enne. Bobb è ora ricoverato in Terapia Intensiva all'ospedale Cardarelli di Napoli, dove lotta tra la vita e la morte: il personale medico del nosocomio partenopeo sta valutando come procedere all'estrazione del proiettile, che gli è rimasto conficcato in gola.

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