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Ha in casa un arsenale da guerra, per non farsi scoprire ingoia la chiave del deposito

Un 63enne di Santa Maria Capua Vetere, ex titolare di un’armeria, collezionista di armi ed ex consulente della Procura, è stato arrestato per detenzione di armi: in casa aveva decine tra pistole e fucili, parti di ricambio e migliaia di proiettili, durante la perquisizione dei carabinieri ha tentato di ingoiare la chiave del deposito dove era nascosto l’arsenale.
A cura di Nico Falco
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La perquisizione era già iniziata, questione di qualche minuto e i carabinieri gli avrebbero chiesto cosa ci fosse nel deposito. E così Gabriele D'Addio, ex titolare di un'armeria di Santa Maria Capua Vetere, in provincia di Caserta, ex consulente della Procura e collezionista di armi, ha tentato il tutto per tutto: ha provato a scappare e, mentre cercava di guadagnare tempo, anche ad ingoiare la chiave. Ma anche questo stratagemma si è rivelato vano e i militari hanno scoperto cosa aveva da nascondere: un arsenale composto da fucili, pistole, sciabole e un mitra.

L'uomo è stato arrestato per detenzione di armi e munizioni comuni e da guerra e per ricettazione. I carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Capua erano arrivati alla sua abitazione durante indagini su alcuni furti in abitazione. Hanno perquisito diversi appartamenti, fino ad arrivare a quello in cui abita il 63enne, a Santa Maria Capua Vetere, e hanno cominciato l'ispezione alla ricerca di elementi utili per le indagini e di refurtiva. Hanno individuato il deposito e gli hanno chiesto dove fosse la chiave, ma l'uomo ha provato a ingoiarla per non far controllare cosa ci fosse all'interno. Quello non era però l'unico nascondiglio nell'abitazione: altre armi erano in un soppalco e in delle intercapedini ricavate tra le mura, accessibili da una botola.

Complessivamente i militari hanno sequestrato 4 fucili, un mitragliatore, 3 pistole mitragliatrici, 11 pistole, 3 pistole lanciarazzi, un proiettile da mortaio, 20 chili di polvere pirica, 57 tra pugnali e baionette, 3 sciabole, 299 caricatori, un silenziatore e migliaia di proiettili di vario calibro, oltre a parti e ricambi di armi e strumentazione per ricarica di munizionamento e per la modifica. D'Addio era stato già arrestato nel 2010 insieme alla moglie per detenzione di armi. Il 63enne è stato rinchiuso nel carcere di Santa Maria Capua Vetere a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

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