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I ricercatori lanciano l’allarme: “Possibile un nuovo terremoto ad Ischia in tempi brevi”

I ricercatori dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia lanciano l’allarme: c’è la possibilità che un nuovo terremoto colpisca l’isola di Ischia, già colpita dalle scosse del 2017, in tempi brevi. Lo ha spiegato a Fanpage.it il professor Giuseppe De Natale: “A Ischia i terremoti si susseguono in tempi brevi. Dopo un evento sismico, negli anni successivi e per una sequenza che può durare decenni, può esserci un nuovo terremoto anche di potenza maggiore”.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Ad Ischia si teme un nuovo terremoto nei prossimi anni. Dopo quello del 2017, che seppur lieve fece ingenti danni sull'isola, il rischio è che possa esserci un nuovo evento sismico sempre nella stessa zona e, seppur sia impossibile prevederne la magnitudo, questo potrebbe essere particolarmente pericoloso per i cittadini ischitani. E' la conclusione, quella di un nuovo evento, a cui sono giunti i ricercatori.

"La storia ci insegna che a Ischia i terremoti si susseguono in tempi brevi. Dopo un evento sismico, negli anni successivi e per una sequenza che può durare decenni, può esserci un nuovo terremoto anche di potenza maggiore a quello del 2017", ha spiegato a Fanpage.it il professor Giuseppe De Natale, dirigente di ricerca dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, che con il suo team ha studiato i terremoti del 1883 e del 2017 avvenuti ad Ischia. "I danni del terremoto del 1883 furono rilevati da Mercalli in persona, il quale dovette aumentare la sua scala fino all'undicesimo livello per classificare il terremoto di Casamicciola, che avvenne esattamente dove si sono registrati i crolli del 2017", ha spiegato ancora a Fanpage.it il professor Giuseppe De Natale. Il terremoto di Casamicciola fu così catastrofico da coniare proprio quest'espressione per indicare qualcosa di particolarmente disastroso: all'epoca si contarono 2.313 morti, oltre settecento feriti, e danni a quasi tutti gli edifici. Anche in quel caso, appena due anni prima, vi era stata una scossa simile che provocò "appena" 126 morti. "Dobbiamo rinforzare gli edifici della zona anche edifici costruiti perfettamente a norma con le attuali norme sarebbero potuti crollare nel 2017, figuriamoci con un terremoto come quello del 1883", ha quindi spiegato a Fanpage.it il professor Giuseppe De Natale. Nella speranza che il suo appello non venga sottovalutato.

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