I verbali di Fico davanti ai magistrati: “Il Sindaco non mi disse delle minacce”
"Fico sapeva": lo ha ribadito più volte nel corso degli interrogatori del 12 e del 14 gennaio Rosa Capuozzo, il sindaco di Quarto espulsa dal Movimento 5 Stelle dopo l'inchiesta sul voto di scambio condotta dal pm della Procura di Napoli Henry John Woodcock. "Ho informato immediatamente l'onorevole Fico del mio interrogatorio e del contenuto di tale interrogatorio" ha detto Rosa Capuozzo agli inquirenti il 12 gennaio scorso. Il membro del direttorio del Movimento 5 Stelle avrebbe saputo dal sindaco di Quarto che la magistratura stava indagando sull'intreccio tra camorra e politica nel Comune flegreo. L'inchiesta vede indagati il boss delle pompe funebri Alfonso Cesarano, l'ex assessore del Partito Democratico Mario Ferro e l'ex consigliere comunale del Movimento 5 Stelle Giovanni De Robbio.
Fico ai magistrati: "Non sapevo delle minacce"
Roberto Fico viene ascoltato dai magistrati di Napoli quattro giorni prima del Sindaco di Quarto, l'8 gennaio scorso. Nei verbali dell'interrogatorio c'è la posizione del presidente della commissione di vigilanza Rai rispetto a quanto gli avrebbe riferito Rosa Capuozzo. "In realtà la Capuozzo non mi ha mai parlato in modo espresso e diretto delle minacce e della bagarre con il De Robbio, la Capuozzo mi ha detto però, che il De Robbio insisteva per l’affidamento ai privati dello stadio di Quarto, aggiungendo che il De Robbio gli voleva fare incontrare degli imprenditori in una sede non ufficiale, e che lei si era rifiutata". Fico sottolinea ai magistrati: "Se la Capuozzo mi avesse parlato anche velatamente di minacce subite io le avrei immediatamente consigliato di andare a presentare una denuncia".
Dal racconto del deputato grillino ai magistrati si evince che dopo il suo primo interrogatorio, alla fine di novembre, la Capuozzo gli aveva chiesto un appuntamento urgente. L'incontro si è tenuto il 1 dicembre in un bar di piazza Amedeo a Napoli. "La Capuozzo mi disse che era stata sentita dalla Procura della Repubblica su questioni riguardanti il De Robbio". Dopo l'incontro tra il sindaco ed il deputato, membro del direttorio del Movimento 5 Stelle, la procedura di espulsione di Roberto De Robbio dal M5S prende un'accelerazione. Lo stesso Fico lo spiega ai magistrati: "Confermo e ammetto che la procedura di espulsione dal Movimento 5 Stelle del De Robbio, ha avuto un input e una svolta decisiva dopo il colloquio con la Capuozzo il 1 dicembre, cioè dopo che la Capuozzo aveva avuto il suo primo interrogatorio – specifica – il sindaco mi aveva informato su ciò che l'autorità giudiziaria le aveva chiesto su De Robbio". Fico dice di non ricordare se il sindaco gli avesse raccontato tutto l'interrogatorio, ma aggiunge: "Sicuramente mi disse quanto io ritenni sufficiente per dare impulso alla procedura di espulsione del De Robbio".
Durante l'interrogatorio i magistrati fanno leggere a Roberto Fico uno stralcio dei verbali degli interrogatori di Rosa Capuozzo del 21 e 22 dicembre in cui il sindaco di Quarto spiega le pressioni ed il ricatto di De Robbio che si offriva di "aggiustare" la vicenda dell'abuso edilizio della casa del marito e le consigliava di "non scalciare". Dopo la lettura Fico risponde: "Ribadisco che la Capuozzo non mi ha mai raccontato la vicenda in esame in questi termini; la Capuozzo mi ha raccontato tale vicenda in esame nei termini che vi ho illustrato, io non ho mai saputo e non sono stato mai messo a parte dalla Capuozzo di tale vicenda, ho appreso dai giornali che la situazione era più profonda". Dopo l'esplosione dell'inchiesta, Fico si rende conto che qualcosa non torna e chiede spiegazioni alla Capuozzo la quale, come riferito nell'intervista a Fanpage del 30 dicembre scorso, le avrebbe detto di non aver ricevuto delle vere e proprie minacce: "Ho chiesto alla Capuozzo se si era sentita minacciata, mi ha risposto che non aveva avvertito una vera e propria minaccia" riferisce Fico ai magistrati l'8 gennaio.
Capuozzo: "De Robbio espulso dopo il mio incontro con Fico"
L'espulsione di Giovanni De Robbio dal Movimento 5 Stelle, secondo il sindaco Rosa Capuozzo, sarebbe stata disposta dopo che lei stessa aveva avvertito Roberto Fico dell'esistenza di una inchiesta della magistratura che coinvolgeva l'ex consigliere comunale. Il sindaco lo racconta ai magistrati il 12 gennaio: "Fico, dopo essere stato informato da me del contenuto del mio interrogatorio del 24 novembre, ha chiesto a me di prendere l'iniziativa nei confronti del De Robbio, il quale è stato espulso proprio in conseguenza dei fatti che io ho riferito a Fico sul mio interrogatorio". I magistrati chiedono specificamente all'ex esponente grillino, se Fico sapesse di tutte le iniziative assunte da De Robbio nei suoi confronti riguardanti la casa: "Non ricordo se gliene ho parlato nel dettaglio prima del mio interrogatorio, ma sicuramente l'ho fatto dopo quando mi sono incontrata con lo stesso Fico il 1 dicembre". La Capuozzo però ha un vuoto di memoria, non ricorda se ha raccontato al membro del direttorio gli episodi in cui si sarebbe manifestata la condotta di De Robbio nei suoi confronti: "Non mi ricordo se ho raccontato a Fico di tutti e tre gli episodi".
I tre "episodi" riguardano le tre occasioni in cui il De Robbio avrebbe ricattato la Capuozzo: prima a casa del sindaco, poi durante un incontro nell'ufficio della Capuozzo e la terza durante un consiglio comunale. I riferimenti dei colloqui tra Fico e la Capuozzo sono contenuti anche nelle intercettazioni tra il sindaco e alcuni esponenti della sua amministrazione come l'ex capogruppo del Movimento 5 Stelle Alessandro Nicolais, dimessosi nelle ultime settimane. Nei giorni scorsi il consigliere comunale dimissionario ha smentito di aver riferito ai magistrati che il direttorio sapesse del ricatto ai danni della Capuozzo. Nell'interrogatorio sostenuto il 12 gennaio, Nicolais risponde ai giudici sostenendo che: "La Capuozzo mi ha riferito che parlava saltuariamente, di solito il fine settimana, con Fico, ma non so cosa si dicessero. Mi risulta che la Capuozzo si incontrasse, unitamente al vicesindaco Perotti che me lo ha confermato, a casa di Fico. In una circostanza la Capuozzo mi disse che a casa di Fico c'era anche Di Maio".