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Quarto, Rosa Capuozzo: “Roberto Fico? Gli dissi delle minacce a novembre”

Secondo il sindaco di Quarto, Rosa Capuozzo l’onorevole Fico sarebbe stato a conoscenza delle minacce dal mese di novembre, ovvero dopo il primo interrogatorio del sindaco in Procura.
A cura di Angela Marino
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Sapevano i vertici del cosiddetto Direttorio del M5S delle minacce subite dal sindaco di Quarto, Rosa Capuozzo? Il nodo della questione, per la credibilità del movimento, è tutto qui. Sono emersi recentemente alcuni stralci dell'interrogatorio tenuto dal sindaco del comune flegreo, Rosa Capuozzo, lo scorso 12 gennaio. "Immediatamente dopo il mio interrogatorio (avvenuto il 24 novembre scorso, ndr.) informai l’onorevole Fico del contenuto di tale interrogatorio".

Il ricatto dell'ex consigliere De Robbio

Non ci sono dubbi, secondo quanto testimoniato dal primo cittadino davanti al pm Woodcock, che i vertici del Movimento fossero a conoscenze delle pressioni esercitate dall'ex consigliere comunale Giovanni De Robbio, su Capuozzo, espulsa dal Movimento proprio per non aver denunciato tali minacce. Nelle dichiarazioni rese il 12 gennaio scorso nell'ambito delle indagini sulle infiltrazioni della camorra nell'amministrazione flegrea, Rosa Capuozzo spiega come, soltanto durante un terzo incontro con l'ex consigliere del Cinque Stelle (in Consiglio comunale in data 22 o 23 novembre, ndr.), le sia apparso chiaro il tentativo di ricatto da parte di questi.

Capuozzo: "Ero determinata a denunciare"

Secondo quanto affermato alla presenza del pm, Capuozzo si stava, in realtà si stava preparando a denunciare la condotta do De Robbio e proprio a tale scopo avrebbe chiesto a una parente una “penna” per videoregistrare i colloqui. "In quel momento ero determinata a denunciare". Dice. Domani. intanto, Rosa Capuozzo sarà a Roma a palazzo San Macuto per riferire alla Commissione Antimafia. In un video girato lo scorso 12 gennaio (lo stesso giorno in cui il primo cittadino rendeva le sue dichiarazioni in Procura) i parlamentari Cinque Stelle Roberto Fico, Alessandro di Battista e il vicepresidente della Camera, Luigi di Maio, hanno dichiarato di essere all'oscuro di qualsiasi pressione subita dal sindaco di Quarto, pubblicando anche le immagini dei messaggi whatsapp finiti nel calderone delle intercettazioni pubblicate dalla stampa.

Estorsioni, minacce e camorra a Quarto

Secondo le ipotesi investigative della Dda, De Robbio avrebbe utilizzato a scopo di minaccia alcuni problemi legali del marito della Capuozzo, attualmente indagato per falso in atto pubblico per aver alterato la data in una richiesta di condono edilizio riguardante la sua abitazione. L'ex consigliere avrebbe tentato quindi di ricattare il sindaco chiedendo l'affidamento della gestione dello stadio a privati. Secondo le indagini lo stesso De Robbio, avrebbe precedentemente fatto un accordo con l'imprenditore vicino al clan Polverino, Alfonso Cesarano, per ottenere i voti veicolati dalla camorra.

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