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Caso Quarto, Di Maio, Fico e Di Battista in diretta: “Non sapevamo delle minacce”

Alessandro Di Battista, parlamentare M5S, apre la diretta sui social network per chiarire lo scandalo delle infiltrazioni mafiose nella giunta di Quarto (Napoli), che ha visto l’espulsione del sindaco Rosa Capuozzo, dal Movimento. Fico: “Noi non sapevamo nulla di quanto stava accadendo a Quarto”.
A cura di Angela Marino
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"Rosa Capuozzo ha resistito alle pressioni esterne, non ha sbagliato, ma avrebbe dovuto denunciare". Così Alessandro Di Battista, parlamentare M5S, apre la diretta sui social network per chiarire lo scandalo delle infiltrazioni mafiose nella giunta di Quarto (Napoli), che ha visto l'espulsione del sindaco Rosa Capuozzo, dal Movimento. "Noi non siamo un Pd qualsiasi – dice Di Battista, dobbiamo essere al di sopra di ogni sospetto, solo così può andare avanti l'onestà – rimarca riprendendo il concetto espresso nel blog di Beppe Grillo dove stamane in un post è apparsa la notizia del provvedimento di espulsione a carico del primo cittadino Cinque Stelle.

Con Di Alessandro Battista sono il vicepresidente della Camera Luigi Di Maio e il presidente della Commisione Vigilanza Rai, Roberto Fico, che chiarisce un punto importante della vicenda che vede indagato l'ex consigliere Giovanni De Robbio, per estorsione aggravata ai danni del sindaco Capuozzo e voto di Scambio: "Noi non ne sapevamo, nulla". Fico smentisce quindi le intercettazioni pubblicate dal Corsera secondo le quali, il parlamentare avrebbe detto al sindaco di stare tranquilla e di "andare avanti". All'indomani dell'espulsione di De Robbio, spiega Fico, dopo che il primo cittadino lo aveva invitato a Quarto per parlare della vicenda, il parlamentare avrebbe risposto con un messaggio whatsapp  – "lo pubblicherò tra poco, non ho niente da nascondere" – in cui tranquillizza il sindaco dicendo di andare avanti.

"Lo hanno usato per screditarci", accusa,  riferendosi alla stampa che ha pubblicato le intercettazioni. A questo punto interviene Luigi Di Maio: "Chi dice che io e Roberto Fico eravamo al corrente delle minacce dice una falsità e sarà querelato". "Anche nel mio caso si sta utilizzando strumentalmente un passaggio dell'intercettazione in cui Rosa (Capuozzo, ndr.) dice: ‘Ho già avvertito Luigi Di Maio'. La sindaco mi aveva avvertito di una questione riguardante l'aumento del gettone di presenza, non delle minacce o dei ricatti come si vuole far sembrare".

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