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Il 15enne accusato di aver accoltellato Arturo: “Ero a casa con mamma”

Il giovane avrebbe dichiarato di avere un alibi nell’orario dell’aggressione. Davanti al gip ha anche aggiunto di voler fare l’attore e di aver recitato nella “Paranza dei Bambini”, film tratto dall’omonimo romando di Roberto Saviano.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Un alibi che sembrerebbe, a sua detta, di ferro quello fornito dal quindicenne fermato dalla Squadra Mobile di Napoli con l'accusa di aver fatto parte del branco di teppisti che ha aggredito e ferito a coltellate il 17enne Arturo in via Foria, nel centro di Napoli. Fermato alla Vigilia di Natale, il quindicenne si è proclamato innocente, chiedendo la verifica del suo alibi: sarebbe stato a casa con la madre ed altri parenti (che a questo punto saranno sentiti dagli inquirenti) nel pomeriggio in cui è avvenuta l'aggressione. E che a ulteriore conferma, ci sarebbe anche il fatto di essere stato attivo su Facebook in quei concitati minuti.

Tutto da verificare, certo: ma per ora il quindicenne pare chiamarsi fuori dalla mischia. Lui, che frequenta le superiori, appartiene sì ad una famiglia di origini modeste, ma non sarebbe legato in alcun modo alla micro o grande criminalità. Il quindicenne sostiene anche di voler far l'attore, e che avrebbe recitato nel film di prossima uscita "La paranza dei bambini", diretto da Claudio Giovannesi e tratto dall'omonimo libro di Roberto Saviano. Ma contro di lui c'è l'accusa più pesante: quella dello stesso Arturo, che lo avrebbe riconosciuto. Spetterà ora agli inquirenti tentare di fare chiarezza: iniziando quasi sicuramente con la verifica dell'alibi del quindicenne.

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