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Il boss Accurso aveva scritto una canzone neomelodica per il figlio

Si chiama ” ‘A libertà”, è cantata dal neomelodico Anthony, la canzone scritta da Umberto Accurso, il boss della Vanella Grassi (Secondigliano) arrestato dai carabinieri. Il testo era dedicato al figlio e parlava della latitanza forzata dell’uomo, braccato dalla giustizia.
A cura di Redazione Napoli
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"Che chiagne a ffa', sì p'a' legge aggio sbagliato io so n'ommo cundannato". La canzone si chiama " ‘A libertà" è cantata dal neomelodico Anthony e per un periodo dello scorso anno ha spopolato sulle tv locali e su Youtube dove ha oltre 100mila visualizzazioni a oggi. La canzone parla, in maniera più velata rispetto a altre simili (una su tutte ‘Nu latitante' di Tommy Riccio) di un malvivente lontano da casa poiché braccato dalla legge. L'autore del testo non è un paroliere come gli altri. Si tratta del boss Umberto Accurso, 24 anni, ritenuto il reggente del clan napoletano della Vanella Grassi, colui che secondo gli investigatori, ha sparato nei giorni scorsi numerosi colpi d'arma da fuoco contro la caserma dei carabinieri del quartiere Secondigliano a Napoli. Accurso è stato arrestato ieri dai carabinieri in un appartamento di Qualiano dove si era rintanato e il brano era dedicato al figlio: "Tu non lo sai – dice il testo, tutto in dialetto – che si prova a stare lontano dalla famiglia, con una moglie e un figlio che non posso mai abbracciare". Parole per "te fa capire che arreto non posso più turna". "Nun sai cosa provo – spiega forse il boss – a sta' luntano d'a' famiglia, una mugliera e un figlio che nun posso abbraccia‘". L'affetto per il figlio sarebbe dimostrato anche da una cosa: nell'abitazione di Qualiano in via Nino Bixio in cui è stato arrestato, il baby boss aveva molti giocattoli a disposizione del bimbo quando riuscivano a portarglielo prima della decisione dei giudici minorili.

Secondo gli inquirenti, la sparatoria sarebbe stata una vendetta di Accurso contro lo Stato ritenuto dal reggente colpevole di avere sottratto a lui e alla sua compagna i figli. Una decisione presa per proteggere i bambini da eventuali ritorsioni visto che il fratello del boss della Vanella Grassi, Antonio Accurso, ha iniziato a collaborare con la giustizia. La donna, infatti, avrebbe rifiutato il programma di protezione.

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