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Secondigliano, raffiche di mitra contro stazione dei carabinieri

Secondo l’ Arma a sparare contro la caserma dei carabinieri nella periferia nord di Napoli sarebbero stati dei giovanissimi. Antonio De Vita, comandante provinciale dei Carabinieri: “Non ci faremo intimidire”.
A cura di Angela Marino
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La camorra colpisce al cuore lo Stato. Episodio intimidatorio contro la Caserma dei Militari dell'Arma a Secondigliano. Raffiche di mitra hanno colpito la parete esterna della stazione Carabinieri del quartiere della periferia nord di Napoli. L'episodio è andato in scena martedì sera intorno alla mezzanotte. I colpi di kalashnikov esplosi sarebbero 10. Ad agire sarebbe stato un commando di quattro persone. Al vaglio degli investigatori le immagini delle telecamere di videosorveglianza presenti sul posto. Secondo l' Arma a sparare sarebbero stati dei giovanissimi. "Non ci faremo intimidire", ha commentato il generale Antonio De Vita, comandante provinciale dei Carabinieri in una nota.

"L'azione di questa notte – ha sottolineato – dimostra che la presenza dell'Arma sul territorio è incisiva e che le continue e martellanti operazioni di polizia giudiziaria danno fortemente fastidio e continueranno in maniera sempre più marcata". "Con molta probabilità – conclude – a sparare sono stati ragazzi molto giovani ai quali dico: deponete le armi, la vita non è un videogioco o uno slogan sui social".  Il generale del Corpo d'armata, Giovanni Nistri, comandante interregionale "Ogaden" oggi in visita al Comando Legione, ha espresso vicinanza del comandante generale dell'Arma nel corso dell'incontro con il personale in servizio nella stazione Napoli Secondigliano. "I Carabinieri, come confermato dagli stessi militari della stazione, non si faranno intimidire da questo efferato atto" ha detto.

Il ministro Pinotti: "Al fianco dei carabinieri"

"Al fianco dei carabinieri di Secondigliano, minacciati da colpi di mitra. Il nostro impegno è più forte della paura". Lo scrive su Twitter la ministra della Difesa Roberta Pinotti. "Liberare Napoli dalla criminalità. No ad escalation violenza. Ai Carabinieri della caserma di Secondigliano-Miano la mia vicinanza". Così su Twitter Mara Carfagna, portavoce di Forza Italia alla Camera dei deputati.  "Le raffiche di mitra contro la caserma dei Carabinieri di Secondigliano-Miano a Napoli sono un fatto di una gravità inaudita. Un tentativo di intimidazione al quale occorre reagire con la massima durezza, intensificando in modo significativo l'azione repressiva dello Stato contro questa criminalità sempre più violenta e intollerabilmente sfrontata. A Napoli la camorra deve essere sconfitta  definitivamente". Lo dice la deputata del Pd Michela Rostan, componente della Commissione Giustizia, che, nell'esprimere profondo sostegno all'azione delle forze dell'ordine e, segnatamente, dei Carabinieri, ha annunciato di aver depositato un'interrogazione al ministro Alfano "per chiedere che fine abbiano fatto i 400 poliziotti e carabinieri di rinforzo a Napoli promessi in più riprese dal ministro dell'Interno e che non sembrano essersi materializzati in città, dove invece occorre aumentare i controlli in modo stabile e garantire il massimo sforzo in termini di personale, mezzi e fondi per avviare una poderosa azione di ripristino della legalità. La sicurezza a Napoli é un tema di rilevanza nazionale".  "Sto ripetendo quasi fino allo sfinimento che Napoli ha bisogno di più sicurezza, che i napoletani non possono continuare a vivere nella paura e la sparatoria contro la caserma dei carabinieri di Secondigliano-Miano avvenuta stanotte purtroppo conferma le mie parole. Quello su cui si deve lavorare, però, non è solo la messa in sicurezza della città". Lo scrive, in una nota, Gianni Lettieri candidato sindaco del centrodestra a Napoli. “Sono fatti gravissimi che s’inseriscono nel più generale clima da guerra che si vive nelle strade di Napoli. La presenza delle pattuglie dei militari dell’esercito dimostrano che la morsa di immane violenza e atti dimostrativi di stampo terroristico non si allenta” così il candidato M5S Matteo Brambilla.

Il raid nella roccaforte dei Di Lauro

L'episodio avviene nel quartiere roccaforte del clan di Lauro, decimato dagli arresti ma ancora fortemente radicato nel cosiddetto "Terzo mondo". Recentemente sono tornati in libertà i figli dell'ex boss Paolo di Lauro, Ciro e Vincenzo. Ancora ricercato e secondi alcune voci di quartiere nascosto proprio nelle palazzine di Secondigliano è la primula rossa Marco di Lauro, ultimo dei figli del capoclan ancora latitante. Marco Di Lauro è ritenuto il reggente della cosca criminale.

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