Il centro migranti di Napoli nascerà a Piscinola, nell’ex Polifunzionale
Il centro per l'integrazione dei migranti regolari di Napoli, finanziato dal ministero dell'Interno, sorgerà nel Polifunzionale 14/B di Piscinola, dove in passato si trovavano gli studios delle serie Rai, come La Squadra. L'ha deciso il Comune di Napoli dopo aver passato in rassegna i vari immobili di sua proprietà che erano disponibili. L'edificio che ospita già anche un auditorium di 400 posti sarà ristrutturato con un finanziamento di 3,4 milioni di euro del Pon Legalità Fesr Fse 2014-2020 per l'accoglienza e l'integrazione dei migranti. Vi saranno realizzati campetti sportivi e palestre, che potranno essere utilizzati anche dai giovani del quartiere, in un percorso condiviso. Via libera alla prima tranche di lavori per 250mila euro. In passato il centro era stato oggetto di molte polemiche, per le condizioni di degrado in cui versava. Il Comune negli ultimi anni ha provveduto a ristrutturare e ad assegnare mano a mano i locali. All'ultimo piano è ospitata anche una biblioteca pubblica.
In passato ha ospitato gli studios Rai della fiction La squadra
Il polifunzionale di Piscinola si trova in via Nuova Dietro la Vigna, alle spalle di via Madonna delle Grazie e via Marianella, nell'area nord occidentale di Napoli. In passato ha ospitato anche gli studios della Rai. Alcuni locali erano stati adibiti a deposito per le scenografie di fiction di successo come La squadra. L'auditorium da 400 posti nel 2015 fu assegnato all'attore di Gomorra Lello Serao, per svolgervi attività teatrali. Il progetto finanziato dal ministero dell'Interno prevede di destinare un'area di circa 14mila metri quadrati di verde e attrezzature sportive all'aperto e 3.600 metri quadrati di superficie a piano terra a palestre e spogliatoi. Mentre al primo livello ci saranno i laboratori formativi. L'11 luglio scorso il Comune ha approvato lo studio di fattibilità tecnica e economica. Al termine dei lavori la struttura entrerà a far parte della rete dei centri giovanili comunali. Il 29 gennaio scorso il Viminale ha dato l'ok al progetto, sbloccando i fondi per 3,4 milioni.