Il Comune di Sarno revoca la cittadinanza onoraria a Benito Mussolini
Il Comune di Sarno ha revocato la cittadinanza onoraria a Benito Mussolini: dopo la iniziale approvazione della Giunta Comunale giunta lo scorso 25 aprile, mancava solo la ratifica del comune, che è arrivata nella giornata di ieri a larghissima maggioranza. Erano stati mesi di dibattiti, talvolta anche "caldi" su questa decisione, ma alla fine la proposta della maggioranza di centrosinistra è passata e, dunque, la cittadinanza onoraria all'ex-dittatore fascista. "Questa sera abbiamo votato un atto di libertà. Sarno è una città democratica, è la città di Giovanni Amendola", ha spiegato il sindaco Giuseppe Canfora, "Sarno è una comunità che si ispira ai valori di libertà e di pensiero, che ripudia il fascismo, le leggi razziali, le oppressioni, i campi di concentramento, i soprusi, le violenze, gli assassini. Abbiamo votato questa revoca anche per chi nel 1923 non si poteva opporre. I documenti cartacei restano, sono parte della storia di questa città. Non cancelliamo la storia, ma costruiamo il presente ed il futuro con esempi di democrazia per le nuove generazioni", ha aggiunto ancora il sindaco.
La revoca votata con 16 voti a favore, 4 contrari e un astenuto
Alla votazione che ha ratificato la delibera hanno partecipato tutti i consiglieri comunali: la mozione è stata approvata con 16 voti favorevoli, 4 contrari ed un solo astenuto (tre gli assenti). A votare contro il provvedimento, i consiglieri Giovanni Cocca, Domenico Crescenzo, Sebastiano Odierna e Antonello Manuel Rega, mentre si è astenuta Anna Robustelli. Favorevoli tutti gli altri: dal Sindaco Giuseppe Canfora, ai Consiglieri di maggioranza Giuseppe Esposito, Michele Ruggiero, Gianpaolo Salvato, Crescenzo Correa, Ida Mareschi, Raffaele Esposito, Toti Orza, Giuliana Morosini, Sergio Di Leva, Emilia Esposito, Maria Manzo, Maria Bellomo, Renzo Bacarelli, Antonio D'Angelo ed uno dei consiglieri di opposizione, Giovanni Montoro. Assenti i consiglieri Maria Rosaria Aliberti e Giuseppe Agovino, mentre non ha partecipato alla votazione Walter Giordano, che ha abbandonato l'aula.
In aula i Partigiani cantano "Bella ciao"
Presenti in aula anche alcuni rappresentanti dell'Associazione Nazionale Partigiani Italiani, che al termine della votazione, una volta che la revoca della cittadinanza onoraria per Benito Mussolini, hanno festeggiato cantando "Bella Ciao", la storica canzone che da sempre viene associata alla Liberazione d'Italia e che dal dopoguerra in poi ha conosciuto un'autentico "boom" mondiale, da quando fu cantata al Festival della Gioventù Democratica di Praga del 1947 da alcuni giovani partigiani emiliani.