Il Consiglio di Stato ha dato ragione a Luigi de Magistris bocciando gli appelli contro il Tar che aveva ‘congelato‘ la sua sospensione. Ne consegue che l'ex pm di "Why Not" resta – per ora – sindaco di Napoli in carica. Viene infatti confermata la sospensiva del Tar che ha bloccato gli effetti della delibera con cui il Prefetto lo aveva sospeso da primo cittadino ai sensi della legge Severino. La decisione della terza sezione del Consiglio di Stato presieduta da Pier Giorgio Lignani (relatore della causa è stato il giudice Rosario Polito) è arrivata dopo una lunga camera di consiglio ed è relativa a ricorsi presentati da associazioni, il Movimento difesa del cittadino e l'Associazione lotta piccole illegalità e dal governo. "Ci aspettavamo il verdetto domani, sono contento" ha affermato il primo cittadino a caldo. Poi, su Twitter si è lasciato andare a commenti entusiastici: "Napoli ti amo. Sindaco di strada tra la gente per sempre". De Magistris attraverso il suo legale, Giuseppe Russo ha anche reso noto di aver presentato appello contro la sentenza penale di primo grado che nell'ambito dell'inchiesta Why Not l'ha visto condannato per abuso d'ufficio. Per domani mattina è prevista una conferenza stampa a Palazzo San Giacomo, sede della giunta municipale.
"L'applicazione di una legge delicata come la Severino non può e non deve essere lasciata alla libera interpretazione della magistratura. Anche perche' puo' accadere che, poi, nei confronti di un ex magistrato come De Magistris, prevalga ‘l'interesse alla prosecuzione del mandato', come deciso oggi dal Consiglio di Stato, e in altri casi no": è il commento della responsabile Comunicazione di Forza Italia Deborah Bergamini. "La legge Severino – prosegue – ha gia' dimostrato tutti i suoi limiti; la sua applicazione retroattiva ha creato storture nei meccanismi democratici e disparita' di trattamento. E' tempo che il Parlamento si assuma la responsabilita' politica di rimediare agli errori fatti. Errori che hanno causato a milioni di italiani un danno gravissimo: l'ingiusta estromissione dal Senato di Silvio Berlusconi". "Per il Consiglio di Stato – dichiara invece Maurizio Gasparri – Luigi de Magistris deve rimanere al suo posto perché la priorità è la prosecuzione del mandato elettivo. Sappiamo bene che nel caso del sindaco di Napoli sono stati applicati gli articoli della legge Severino relativi agli amministratori locali. Ma il pronunciamento del Consiglio di Stato è la conferma di quello che sosteniamo da tempo. La legge si applicò contro Berlusconi per farlo fuori nonostante l'evidente incostituzionalità. Ci sono diversi elementi, interviste, libri e testimonianze che confermano il complotto ai danni del governo di centrodestra e del suo leader per farlo cadere. Fu – conclude Gasparri – una chiara scelta politica".
Ed è stata una giornata vittoriosa in molti sensi dal punto di vista legale per la giunta partenopea: oggi il Tribunale di Napoli ha rigettato il ricorso del Prefetto Silvana Riccio, ex Direttore Generale, che chiedeva dal Comune un risarcimento danni contestando all'Amministrazione di Palazzo San Giacomo il recesso del suo contratto di lavoro. L'azione nasceva dalla revoca dell'incarico disposta dal sindaco.