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Il cortile della Facoltà di Architettura pieno di spazzatura e ridotto a parcheggio

Il cortile della facoltà di architettura di Napoli invaso da automobili e da bidoni stracolmi di immondizia. La denuncia di associazioni cittadine e dell’architetto Mario Martorano, con un video pubblicato su Facebook, che segue quella già fatta ad inizio ottobre. Nelle immagini, anche studenti che però non fanno una piega davanti alla situazione.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Il cortile interno della facoltà di Architettura di Napoli ridotto a maxi-parcheggio da una parte e con bidoni strapieni di immondizia dall'altra. Lo spettacolo, desolante, è quello ripreso da Mario Martorano, architetto della medesima facoltà, e pubblicato in Rete. Già lo scorso 4 ottobre vi era stata una denuncia pubblica della vicenda, ma che non aveva raccolto "adesioni", né da parte del corpo studentesco né da parte di quello docente. E il risultato è che il complesso monumentale, risalente al XVI secolo e che ospita la facoltà di Architettura di via Toledo, assomigli di più a un maxi-parcheggio all'area aperta.

"Che questo scempio accada in un palazzo delle Istituzioni è grave", spiegano dai comitati cittadini che hanno ripreso e diffuso il video, "e che si verifichi in un palazzo di un ente pubblico di alta formazione è gravissimo. Se si pensa che siamo proprio nella facoltà di architettura dove si deve insegnare la cura degli spazi urbani è paradossale ed indigna ancora di più". Nel video, infatti, si vedono chiaramente sia il cortile pavimentato con gli studenti, pieno di bidoni dell'immondizia stracolmi di rifiuti, sia il cortile dove si accede che invece è pieno di automobili, seppur parcheggiate in maniera "regolare" in modo da poter uscire poi comodamente senza essere d'intralcio alle altre auto. Tra l'altro, spiega l'architetto Mario Martorano all'interno video, i posti auto che ci sono nel cortile esterno verrebbero anche "affittati", da parte di terze persone, a chi ne usufruisce. Insomma, una situazione quasi paradossale e che, sebbene già denunciata, pare essere ancora oggi lontana da una soluzione.

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