12.133 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito
Covid 19

Il Cratere del Vesuvio riapre mercoledì 17 giugno

Mercoledì 17 giugno riapre il Cratere del Vesuvio, il vulcano che domina Napoli e la provincia: nel rispetto delle norme anti-Covid, gli ingressi e le visite saranno contingentati e i biglietti si potranno acquistare esclusivamente online; l’ingresso e la visita guidata saranno consentiti soltanto a gruppi di 15 persona per volta.
A cura di Valerio Papadia
12.133 CONDIVISIONI
Immagine
Attiva le notifiche per ricevere gli aggiornamenti su

Una delle attrazioni più visitate di Napoli e della Campania sta per riaprire i battenti dopo il lockdown imposto dall'emergenza Coronavirus: si tratta del Cratere del Vesuvio, il vulcano che domina Napoli e la provincia. Naturalmente, la riapertura del percorso che porta i visitatori in cima al vulcano, fin sul cratere, avverrà nel rispetto delle norme anti-Covid ancora vigenti: per questo motivo, gli ingressi saranno contingentati e alle visite accederanno solo gruppi di 15 persone per volta; l'acquisto dei biglietti e la prenotazione delle visite potrà essere effettuato soltanto online; l'accesso al Cratere del Vesuvio, inoltre, avverrà attraverso un varco automatico posto al Piazzale di Quota 1000 ad Ercolano; infine, è stato istituito un presidio di Pronto Soccorso munito di un'ambulanza.

"Abbiamo deciso di provare a trasformate la crisi sanitaria in una occasione di miglioramento, infatti le nuove modalità di visita rispondono non solo alle prescrizioni in materia di sicurezza e sanità ma cercano di razionalizzare, migliorare e rendere più confortevole l’escursione al Cratere del Vesuvio. Gruppi più piccoli e prenotazione on line offriranno al visitatore la possibilità di effettuare un’esperienza di fruizione più sicura, ma anche più attenta, avendo la possibilità di poter godere sia delle bellezze del luogo che di un accompagnamento professionale, da parte delle guide" ha dichiarato Agostino Casillo, presidente dell'Ente Parco Nazionale del Vesuvio.

Si tratta di una specie di rivoluzione – commenta invece Stefano Donati, direttore del Parco – per una meta turistica che, a dispetto dei numeri e dell’importanza, era ancora fruita con modalità anacronistiche. Abbiamo, in questo periodo di chiusura forzata, provato a ripensare quel luogo mettendo il visitatore, il turista al centro di tutte le innovazioni introdotte, puntando su ciò che oggi ci consente la tecnologia. Per una fruizione al passo con i tempi, nel rispetto della natura, in modo responsabile".

12.133 CONDIVISIONI
32805 contenuti su questa storia
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views