video suggerito
video suggerito

“Il film L’Immortale è troppo violento, va vietato ai minori di 14 anni”

L’Immortale, il film sulle gesta di Ciro Di Marzio, spin-off della serie tv Gomorra, sta spopolando nelle sale dei cinema di Napoli. Non senza polemiche: l’ex presidente della Municipalità di Scampia Angelo Pisani, chiede che la visione venga vietata ai minori di 14 anni: “Troppo violento, esalta la camorra”
A cura di Redazione Napoli
408 CONDIVISIONI
Immagine

L'Immortale, il film collegato alla serie tv Gomorra sulla camorra a Napoli "va vietato ai minori di 14 anni". Ne è convinto Angelo Pisani, ex presidente della Municipalità Secondigliano-Scampia e oggi in grande spolvero in vista delle prossime Elezioni Regionali del 2020 in Campania. Pisani, peraltro presidente dell’associazione Noiconsumatori si dice «preoccupato per la presenza di tanti minori tra gli spettatori del film di Marco D’Amore» che in questi giorni è stato protagonista di un vero e proprio boom ai botteghini. Scrive Pisani in una nota:

Numerosissime sono le segnalazioni pervenute all’associazione, che riferiscono di intere famiglie nelle sale cinematografiche, con bambini sottoposti ad una visione cruenta della realtà. «Se un minore ha dei genitori che gli consentono di andare al cinema a vedere un film che parla di criminalità e di apprendere il codice d’onore dei mafiosi, noto per essere violento e senza scrupoli, lo Stato italiano dovrebbe inibire loro l’accesso alle sale.

«Il film – prosegue – si basa sul traffico di droga e la visione di tale business, a chi non si è ancora formato un personale criterio di valutazione, non deve essere consentita, vista la presenza costante di contenuti che trattano argomenti per adulti». Preoccupante anche il modello della storia adolescenziale del personaggio di Ciro Di Marzio, che «espone i bambini ad un esempio di adolescenza distorta, per via del compimento di reati non solo legati alla microcriminalità, ma soprattutto a quelli di affiliazione camorristica». E l'allarme «deriva anche dall’emergere del fenomeno sempre più preoccupante delle babygang, che sul territorio campano contano, nella cronaca, anche omicidi».

«Se l’immagine di Napoli ancora una volta viene penalizzata, l'aspetto più preoccupante riguarda però l’esposizione al film di un pubblico di minori, quindi provvederò a formulare un ricorso agli organi competenti chiedendo di fissare il limite minimo di 14 anni per la visione del film», rincara la dose Pisani, che non manca di sottolineare il grave pericolo emulazione, come già accaduto per la Gomorra di Saviano. «Qui – conclude – non si vuole censurare nessuno, ma solo educare e dare buoni esempi ai giovanissimi, ormai da tempo vittime innocenti del marketing del male».

408 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views