Il Lago d’Averno è diventato verde: colpa di un’alga potenzialmente tossica per l’uomo
Alghe potenzialmente tossiche e molto pericolose per la salute presenti nel Lago d'Averno. Per la storia e per la mitologia, il Lago d'Averno si rivela di fondamentale importanza: gli antichi credevano che costituisse la "porta" di accesso agli Inferi; ecco che Ulisse allora, nell'Odissea di Omero, utilizza il lago per scendere nell'Ade e incontrare il cieco Tiresia, che gli predirà il futuro. Fa male, dunque, vedere in questi giorni l'acqua del Lago d'Averno, che sorge a Pozzuoli, nella provincia partenopea, di una colorazione verde quasi fluorescente. Le prime analisi sull'acqua sono state effettuate dai tecnici della Stazione Zoologica Anton Dohrn di Napoli, che ha effettuato un campionamento dalle sponde del lago: dalle analisi effettuate al microscopio è risultata la presenza nell'acqua di microalghe, identificate come Microcystis aeruginosa, una specie di acqua dolce appartenente al gruppo dei cianobatteri, potenzialmente tossica per l'uomo e per gli animali; le tossine sono infatti molto potenti.
L'identificazione morfologica effettuata dal servizio di Tassonomia della Stazione Zoologica Anton Dohrn è stata confermata anche dal dottor Nico Salmaso, esperto di cianobatteri, della Fondazione Mach di San Michele all'Adige: si attendono, ad ogni modo, anche i risultati delle analisi effettuate dall'Arpac. Come suggeriscono dalla Stazione Anton Dohrn, un quadro più dettagliato sulla composizione delle alghe presenti nel Lago d'Averno, e sulla loro tossicità e pericolosità, potrebbe essere data dalle analisi molecolari, che andrebbero effettuate insieme a quelle delle tossine.