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Il mistero dei cassonetti in fiamme al centro di Napoli: protesta o baby gang?

Scene che non si vedevano da anni, dai tempi dell’emergenza rifiuti, quelle dei cassonetti in fiamme nel centro storico di Napoli: una è bruciato questo pomeriggio in piazza del Gesù, mentre altri 4 nella notte tra via Santa Maria di Costantinopoli e via Santa Teresa degli Scalzi.
A cura di Valerio Papadia
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Scene che non si vedevano da tempo, almeno dagli anni dell'emergenza rifiuti, quelle dei cassonetti della spazzatura in fiamme al centro storico di Napoli. E invece, cinque cassonetti sono stati incendiati nel giro di poche ore nel centro antico del capoluogo partenopeo. Che si tratti di incidenti, o comunque di casi isolati, è probabile, ma la vicinanza tra le zone nelle quali si sono verificati i roghi e tra gli episodi fa sorgere almeno qualche dubbio. Questo pomeriggio è toccato a uno dei cassonetti posti in piazza del Gesù, ieri sera, ad una manciata di minuti l'uno dagli altri, è stato dato alle fiamme prima un cassonetto della spazzatura in via Santa Maria di Costantinopoli, poi addirittura altri tre in via Santa Teresa degli Scalzi, strade che distano pochi passi l'una dall'altra per pensare si sia trattato di un incidente.

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La questione, almeno per il momento, non sembra preoccupare molto, anche se quanto accaduto nel giro di poche ore andrebbe quantomeno attenzionato. Che si tratti di una protesta contro l'emergenza rifiuti che, come ha dimostrato Fanpage.it con l'inchiesta Bloody Money, svelando la connivenza tra politica, affari e malavita sul ciclo dei rifiuti in Campania, non è mai finita? Potrebbe darsi. Così come potrebbe trattarsi, purtroppo, anche dell'azione di una delle baby gang che imperversano in città che, come ci insegna quanto accaduto al vigilante di Piscinola, non esitano ad uccidere, figurarsi a dare alle fiamme un pugno di spazzatura.

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