Il Pd di Napoli in attesa dell’epilogo, tra riunioni e beghe interne
Il 4 luglio probabilmente si conosceranno le sorti del Partito Democratico di Napoli. Fino ad allora, data della Direzione nazionale convocata da Matteo Renzi, le diverse, per certi versi inconciliabili aree interne, continueranno ad acuire una spaccatura sempre più profonda e difficile da ricucire. Nel cercare di ricomporre il puzzle e definire i rapporti di forza tra capibastone, i Dem si incontreranno in questi giorni, ma a più riprese e in luoghi e con persone diverse. Il 28 giugno, infatti, un pezzo del partito si riunirà alle ore 18.00 presso la federazione provinciale Pd di Via Toledo, mentre Antonio Bassolino, dopo aver usato parole al vetriolo in conferenza stampa, in un post comparso su facebook qualche giorno fa, ha annunciato un'assemblea pubblica: "Molti compagni ed amici, dentro e fuori il PD – scrive – chiedono sedi di riflessione e discussione. Giusto. Lunedì 4 luglio ore 16,30 assemblea pubblica al cinema Filangieri di Napoli".
Eppure, quella di Bassolino, sarà un'assemblea sfoltita di tutta la platea di esponenti nazionali: puntuale, infatti, dopo il rinvio, è arrivata la data della Direzione nazionale che prevista con tutta probabilità proprio per il 4 luglio alle ore 15:00, praticamente in contemporanea. Chissà se l'ex governatore della Campania deciderà di rinviare l'assemblea e di conoscere prima l'esito di quella che presumibilmente sarà la Direzione che decreterà il commissariamento per Napoli. Intanto, pezzi dell'apparato già discutono di congresso: una parte è decisa a volerlo indire subito, per ridurre al minimo la fase di gestione commissariale. Ma tutto lascia presagire che chi traghetterà il partito napoletano, lo farà almeno fino ad ottobre, mese fatidico per il premier Matteo Renzi, che ha deciso di puntare tutto sul referendum costituzionale e gradirebbe, quindi, calma piatta fino a quella data.