Il presepe vivente di Pietrelcina inaugurato dagli operai ex Ilva e Whirlpool
Due operai dell'ex Ilva di Taranto e due della Whirlpool di Napoli hanno inaugurato, accompagnati dalle rispettive famiglie e insieme al sindaco Domenico Masone, l'edizione 2019 del presepe vivente di Pietrelcina, paese natale di San Pio. Il primo cittadino del comune in provincia di Benevento, ricordando che il tema di quest'anno del presepe è dedicato alla salute, al lavoro e alla legalità, ha detto che "la terra di Padre Pio vuole essere la custode del suo messaggio spirituale che si traduce nell'amore per il prossimo, per la solidarietà, la dignità umana nel segno anche dell'insegnamento di Papa Francesco, che qui è stato, per ricordare l'importanza della condivisione, della generosità, dell'altruismo che deve caratterizzare il presente".
E a San Pio si sono affidati anche gli operai, che da mesi vivono una condizione lavorativa precaria, col rischio di ritrovarsi da un momento all'altro in mezzo a una strada per la chiusura degli stabilimenti di Taranto e Napoli. "Se San Pio esaudirà il nostro desidero, quello di non perdere il posto di lavoro – hanno detto – allora verremo tutti in pellegrinaggio qui a Pietrelcina". La messa è stata celebrata da monsignor Francesco Orazio Piazza, vescovo di Sessa Aurunca.
Nei giorni scorsi gli operai della Whirpool di Napoli, circa 420, erano tornati in strada per chiedere certezze sul proprio futuro, in bilico per il tira e molla della multinazionale che prima aveva annunciato le dismissioni dell'impianto di via Argine e successivamente ha ritirato la cessione dell'azienda. In attesa di sapere cosa deciderà la società, la cui risposta arriverà a gennaio, hanno manifestato in via Toledo regalando panettoni a passanti e clochard, per ringraziare della vicinanza dimostrata e per "scusarsi" dei disagi arrecati con le innumerevoli proteste delle scorse settimane.