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Il sindaco di Santa Marina (Salerno) rifiuta le mascherine della Regione Campania

Il sindaco di Santa Marina, nel Salernitano, si dice pronto a “rinunciare alla fornitura di mascherine” della regione Campania. “Il numero destinato a Santa Marina non giustifica il costo a carico dei contribuenti da sostenere per il ritiro delle stesse presso il Centro Servizi del Consorzio di Caivano”. E chiedi di passare da un sistema centralizzato alla distribuzione presso le sedi distaccate.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Troppo poche le mascherine destinate al comune di Santa Marina (Salerno): tali da non giustificare il costo, a carico dei contribuenti, del ritiro. E la formale rinuncia a quest'ultimo. Questo il pensiero del primo cittadino del comune salernitano, Giovanni Fortunato, che ha scritto una nota prontamente inviata al presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca. "La mia richiesta è che la Regione Campania provveda ad una diversa modalità di distribuzione delle mascherine per bambini e adolescenti per i comuni più piccoli e più lontani dal centro ASI di Napoli, altrimenti noi come Comune rinunceremo alla fornitura", ha spiegato Giovanni Fortunato, sindaco di Santa Marina, comune di circa tremila residenti nel salernitano, particolarmente conosciuto per le sue spiagge sul golfo di Policastro, sempre affollate di turisti durante la stagione estiva. "Il numero di mascherine destinate a Santa Marina non giustifica il costo a carico dei contribuenti da sostenere per il ritiro delle stesse presso il Centro Servizi del Consorzio di Caivano", spiega il primo cittadino nella nota, chiedendo che vengano distribuite "non in maniera centralizzato, ma direttamente presso le sedi distaccate della Regione Campania".

Già nei giorni scorsi lo stesso comune di Santa Marina era balzato agli onori della cronaca per come fronteggiare proprio la stagione estiva imminente, dopo l'emergenza coronavirus che ha paralizzato l'Italia e che comporterà il mantenimento di alcune misure di sicurezza come il distanziamento sociale minimo tra le persone. E proprio nella frazione di Policastro Busentino, particolarmente rinomata per le sue spiagge, si parla già di varchi d'accesso con controllo della temperatura, identificazioni, e aree distanziate di cinque metri per salvare la stagione turistica e l'economia locale.

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