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Covid 19

In Campania con la Fase 2 è tornato lo smog: a Napoli la zona più inquinata è quella della Stazione

L’Agenzia regionale per la protezione ambientale della Campania (Arpac) ha riscontrato un aumento dello smog in coincidenza con l’inizio della Fase 2 dell’emergenza Coronavirus: a partire dallo scorso 4 maggio, infatti, l’Arpac ha constatato un aumento della concentrazione di monossido e biossido di azoto, così come sono aumentati i livelli di Pm10.
A cura di Valerio Papadia
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Il 4 maggio scorso è cominciata la cosiddetta Fase 2 dell'emergenza Coronavirus che ha portato, fino ad oggi, ad un graduale ritorno alla normalità dopo i due mesi di lockdown dovuti all'emergenza sanitaria portata dalla Covid-19. Il ritorno ad una vita normale, alle attività quotidiane, alla routine per milioni di cittadini ha comportato tra le altre cose, in Campania, anche l'inevitabile ritorno di smog e inquinamento nell'aria, come constatato dall'Arpac, l'Agenzia regionale di protezione ambientale della Campania. Soprattutto nelle città capoluogo, a partire dal 4 maggio, sono aumentate le concentrazioni nell'aria di monossido e biossido di azoto, ma anche quelle delle polveri sottili Pm10 e Pm2.5. A Napoli, l'aumento più significativo degli agenti inquinanti è stato registrato dalla centralina di monitoraggio situata nei pressi della Stazione Centrale in piazza Garibaldi.

Inoltre, per tutte le stazioni di monitoraggio, soprattutto a Napoli, Avellino e Salerno, è stato registrato in alcuni giorni il superamento della concentrazione di Pm10 consentita dalle normative vigenti in materia di ambiente, ovvero 50 microgrammi per metro cubo: i valori maggiori sono stati rilevati in concomitanza all'arrivo in Campania, dal 15 al 20 maggio, di polveri sahariane giunte insieme ai fenomeni piovosi che hanno interessato la regione in quel periodo.

Con l'avvento della Fase 2, dunque, come c'era da aspettarsi, si è assistito ad una inversione di tendenza dal punto di vista dell'inquinamento atmosferico rispetto ai mesi di marzo e aprile, quando l'Italia intera è stata in lockdown a causa del Coronavirus. Come ha reso noto proprio l'Arpac, in Campania durante il lockdown lo smog è diminuito in maniera significativa: ad aprile, ad esempio, l'Agenzia ha riscontrato una diminuzione dell'80 percento della concentrazione media giornaliera di monossido di azoto nell'aria rispetto allo stesso periodo di riferimento nei tre anni precedenti.

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