In Campania errore sui dati, tamponi doppioni: i contagiati sono 200 in meno
I contagiati in Campania dal coronavirus dall'inizio dell'epidemia sono poco più di 200 in meno rispetto al dato che era stato diffuso fino ad ora. Un errore che non riguarda però l'analisi dei tamponi, non si tratta di falsi positivi: il problema è nel conteggio, molti dei tamponi erano dei doppioni, cioè effettuati sulla stessa persona, e sono stati conteggiati due volte anziché una.
Da qui, il nuovo totale: i contagiati complessivamente non sono 4838, dato diffuso ieri (con un nuovo positivo), ma 4.608, ovvero 230 in meno. I tamponi "doppioni" erano quelli indicati come "in fase di verifica da parte dell'Asl (ieri erano 287, oggi 57). Il dato errato, che era stato riportato nei giorni scorsi anche sulle tabelle della Protezione Civile, ha chiaramente sfalsato non solo i dati campani ma anche quelli nazionale: oggi, con la correzione, nella riga della Campania compare un -229 che chiaramente incide anche sul numero dei nuovi positivi in Italia (che oggi sono indicati 163 e che invece sono stati 392 in base all'esito dei nuovi tamponi analizzati).
A livello locale, la correzione incide molto anche sulle rilevazioni sull'andamento dell'epidemia: le persone in isolamento domiciliare passano da 534 a 283 (-251) e gli attualmente positivi da 610 a 346 (-264), ma si tratta chiaramente di un calo virtuale, essendo stati sottratti quei positivi doppione.
Perché i tamponi sono doppioni?
Il problema non riguarda l'esito delle analisi (non ci sono casi di falsi positivi) ma il sistema usato per il conteggio. In pratica, le Asl segnalano ogni singolo tampone positivo alla Regione Campania, che quindi aggiunge un +1 nel computo generale dei contagiati. Se lo stesso paziente viene trasferito in un altro ospedale, quindi in una diversa azienda sanitaria o in altra Asl, e viene sottoposto ad un secondo tampone, anche l'esito di questo viene inviato alla Regione, per la quale diventa un altro +1. Quindi due tamponi relativi alla stessa persona finiscono con l'essere contagiati come due nuovi positivi.
L'errore, che riguarda i tamponi che erano ancora in attesa di verifica, è stato scoperto con le verifiche intrecciate dei dati delle Asl, confrontando i nominativi delle persone risultate positive e appurando che in molti casi si trattava di "doppioni", che sono stati quindi sottratti al numero complessivo dei contagiati.