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Covid 19

In Campania non c’è l’obbligo di indossare le mascherine anti virus

In Campania le mascherine non saranno obbligatorie per tutti. La Regione fa sapere che in tal senso c’è una valutazione ma per ora non si appresta a emanare disposizioni in tal senso come fatto in Lombardia. Il motivo è facile da intuire: la Regione sta cercando i dispositivi di protezione individuale per coloro che ne hanno bisogno quotidianamente poiché ad alto rischio contagio: medici, infermieri e operatori socio sanitari.
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In Campania le mascherine anti-virus non sono obbligatorie. Lo comunica la Regione con una nota che chiarisce quanti avevano pensato all'estensione dell'obbligatorietà di dispositivi di protezione individuale a tutta la popolazione, sulla scorta di quanto deciso in Lombardia. "L'obbligatorietà delle mascherine in Campania – spiega una nota dell'Ente – è in valutazione ma non è al momento ritenuta la priorità per il presidente Vincenzo De Luca". L'Ente regionale ha altre difficoltà: deve infatti garantire la fornitura e le scorte di Dpi (dispositivi di protezione individuale) per coloro che ne hanno necessità: medici, infermieri, operatori socio sanitari e autisti di ambulanza di gli ospedali e le strutture sanitarie. Per questo la Regione Campania è in interlocuzione con la struttura nazionale guidata da Domenico Arcuri. Al momento, quindi, l'obbligatorietà delle mascherine non è prevista, "ma la regione valuta sempre tutte le possibili soluzioni per limitare al massimo il contagio".

Resta dunque da capire un dato fondamentale: vi è una base scientifica sull'obbligo di mascherina (o comunque di copertura di naso e bocca, anche con sciarpe e foulard) in Lombardia, principale focolaio europeo della Sars-CoV2? E se vi è, perché in Campania non è stata presa la stessa decisione? Se viceversa non vi è base scientifica perché non viene chiaramente esplicitato a rafforzamento della decisione della Regione Campania? E infine: se le due situazioni, quella lombarda e quella campana, hanno specificità così nette da determinare un diverso approccio, perché non viene spiegato né dalla task force regionale, né dall'Istituto superiore di Sanità, né dal Ministero della Salute, né dalla Protezione Civile?

Carenza e speculazione sulle mascherine FFP3 e FFP2

Mentre le mascherine chirurgiche sono più facili da trovare, le FFP3 e le FFP2, quelle più sicure per tutelarsi dal Coronavirus e da altri agenti, sono ormai impossibili da trovare. Chi le ha le vende a prezzi da speculazione, anche 15 euro per un dispositivo che all'ingrosso fino a 3 mesi fa non arrivava a 60, 70 centesimi di euro. Numerose le denunce ai Nas dei carabinieri che hanno riscontrato in provincia di Napoli e Salerno molte farmacie e parafarmacie che approfittavano della carenza. Molte truffe anche sui marketplace su Facebook e su Amazon dove spesso le mascherine ordinate non sono quelle che arrivano. Nelle scorse settimane la Regione Campania si è appellata alle aziende tessili cercando di individuare quelle che potevano riconvertire la loro linea di produzione per realizzare a prezzi relativamente bassi mascherine di protezione in tnt, tessuto-non-tessuto.

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